L’appello è vero, e non è un fake. Arriva direttamente dall’Asl CN1 che l’ha diffusa tramite il suo ufficio stampa: un aiuto per la moglie di un dipendente, malata di SLA.
L’appello completo:
«Jean ha 41 anni, è sposata con Aldo Borgna e insieme vivono a Mondovì, in provincia di Cuneo. Esattamente un anno fa a Jean viene diagnosticata la SLA, sclerosi laterale amiotrofica, una delle peggiori malattie conosciute, con effetti devastanti per il malato e per la famiglia.
Jean è nata in Perù ove risiedono i suoi genitori e gran parte della sua famiglia. Qualche settimana fa è partita con Aldo per andare a salutare suoi genitori anziani, i fratelli e gli amici. Le sue condizioni erano stabili e tali che l’equipe del prof. Chiò delle Molinette, che la segue nella malattia, la autorizzasse ad andare.
Dopo due settimane che era a Chiclayo, città dove vivono tre suoi fratelli, Jean ha avuto un repentino peggioramento e una forte crisi respiratoria. E’ stata ricoverata in una clinica di Chiclayo dove però i medici non sono specializzati nel trattamento di questo tipo di pazienti e non sono in grado di ventilarla correttamente. I medici avevano deciso di praticare la tracheostomia, procedura dalla quale non si può tornare indietro e che la condizionerebbe per il resto della vita. Aldo è riuscito a bloccare questa decisione chiedendo che Jean fosse intubata e stabilizzata in modo da poterla rimpatriare. Jean deve essere però velocemente dimessa e portata in Italia perché non può restare intubata per molti giorni (i medici peruviani sostengono massimo 10 giorni). Stanno inoltre terminando le scorte di farmaci specifici per la SLA.
Le condizioni di Jean sconsigliano di farla viaggiare intubata con un voli di linea che richiederebbero, oltre a complicate autorizzazioni, anche due trasferimenti di aereo; occorre quindi un volo dedicato con assistenza medica e macchinari per la ventilazione.
Per riportare a casa la sua dolce, ma sfortunata compagna di vita, Aldo sta facendo l'impossibile da giorni, era riuscito quasi a completare l’iter per ottenere un volo di Stato (Ambasciata Italiana in Perù, Farnesina, Comitato di Crisi), ma la pratica è stata bloccata dall’Ufficio Voli della Presidenza del Consiglio in quanto Jean non è ancora cittadina italiana! L’unica chance rimasta é affittare un aereo attrezzato e andare a prenderla. Aldo non ha esitazioni, ma gli è stato prospettato un costo maggiore di € 91.000 e lui ha difficoltà a reperire una tale cifra anche considerando i costi sostenuti per la degenza in Perù. Il tempo è troppo breve per ogni iniziativa, ma non per un appello e un aiuto umanitario che gli amici hanno spontaneamente iniziato a sua insaputa.
Possiamo aiutare questa sfortunata coppia a riunirsi per trascorre il tempo che il destino amaro gli concederà insieme. GRAZIE per tutto quello che vorrete donare, da parte di tutti gli amici e soprattutto di Aldo e Jean».
Questi i riferimenti per le donazioni:
Paypal: a_borgna@yahoo.it
IBAN per Bonifico Bancario:
IT89X030 6946 4821 0000 0015018
intestato a Cordova Ramirez Jean su Istituto Sanpaolo
Link alla petizione: http://www.buonacausa.org/cause/riportiamo-a-casa-jean