Continua il processo a carico dei dottori G.C. e M.M., chirurghi dell’Ospedale di Mondovì imputati con l’accusa di lesioni personali. Sono stati denunciati da una donna, ligure, dopo un intervento post-parto avvenuto nel 2009. Nell’ultima udienza, lunedì 6 ottobre, hanno testimoniato i periti dell’accusa e della difesa. Fra questi anche il dottor Lorenzo Varetto, noto alle cronache nazionali per essersi occupato di casi di grande clamore come gli omicidi di Cogne e Garlasco.
Il fatto risale a diversi anni fa: la donna, partoriente, si recò all’Ospedale di Ceva e da qui venne trasferita a Mondovì. Dopo il parto vi furono alcune complicazioni dovute a un mancato distacco di parte della placenta, per cui fu necessario un intervento chirurgico. Da quel giorno la donna sostiene di non essere più in grado di avere figli. I periti della difesa, i dottori Varetto e Marconi, hanno negato l’esistenza di una correlazione fra l’intervento e le conseguenze dichiarate dalla donna. Ascoltato dal giudice Coccoli anche il perito dell’accusa. Pubblico ministero al processo, il vpo Alessandro Borgotallo. L’avvocato difensore, il legale Daria Boriosi di Cuneo, ha affermato che i due imputati acconsentono a sottoporsi all’esame: verranno ascoltati nella prossima udienza, a novembre. La parte civile ha chiesto che il giudice di nominare un consulente tecnico.
Il perito di Cogne e Garlasco per il processo ai medici di Mondovì
Medici denunciati da una donna dopo un intervento post-parto avvenuto. Nell’ultima udienza ha testimoniato anche il dottor Lorenzo Varetto, noto alle cronache per essersi occupato di casi di grande clamore come gli omicidi di Cogne e Garlasco.