Mondovì perde definitivamente la Munters: l’ultimo giorno di lavoro nel capannone di corso Inghilterra sarà il 15 dicembre. Poi si aprirà la cassa integrazione straordinaria per 17 dipendenti.
La scorsa settimana davamo la notizia del capolinea della Munters, l’ex “Sial” di Mondovì che oggi produce e vende impianti di climatizzazione. Un triste epilogo ma, secondo qualcuno, un epilogo annunciato fin dal 2010: quando la proprietà, una multinazionale svedese con sede a Stoccolma, aveva deciso di spostare tutta la produzione negli stabilimenti liguri. Qualche settimana fa è arrivata la decisione definitiva: gli svedesi hanno annunciato la soppressione della linea produttiva degli impianti “caldi” che toccava Mondovì e Pieve. Davide Mollo, Fiom-CGIL: «Purtroppo la decisione era stata presa a monte – dice –. Lo stabilimento di Mondovì chiuderà definitivamente il 15 dicembre: da qui si aprirà la cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti, per una durata di circa 10-11 mesi. Dopo la cassa, la mobilità. L’azienda ha garantito per i lavoratori di Mondovì la priorità assoluta, per sei mesi, in caso di nuove assunzioni in Liguria: vuol dire che se nel prossimo semestre si dovessero aprire assunzioni, i dipendenti lasciati a casa da Mondovì sarebbero i primi a essere contattati. Siamo riusciti a salvare Pieve di Teco, purtroppo non era possibile fare di più».
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