Le esequie religiose si erano svolte normalmente e la salma si trovava già al cimitero di Mondovì per la normale sepoltura. Qui però è intervenuta l’autorità giudiziaria, che ha prelevato la cassa prima che venisse sigillata nel loculo. Motivo: sulla morte di quella donna ora è aperta un’indagine che coinvolge tre medici, due dell’Ospedale di Mondovì e uno di Cuneo. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore di Cuneo Alberto Braghin.
Il fatto è avvenuto la scorsa settimana. Le indagini ruotano attorno alla morte di una donna monregalese, M.B. di 74 anni. La salma dell’anziana è giunta a Mondovì proveniente dalla camera ardente dell’Ospedale “Carle” di Cuneo. La funzione religiosa si è celebrata il 23 settembre nella parrocchiale del Merlo, celebrante il parroco don Flavio Begliatti. Sarebbe stata la famiglia, a quanto si apprende, a segnalare alla Procura i propri sospetti sulle cure alla donna. Da qui l’intervento della magistratura che ha bloccato la sepoltura per procedere a un’autopsia (già eseguita). Ora tutte le carte sono in mano ai magistrati. Per i tre medici pende un’ipotesi di omicidio colposo: un qualche tipo di responsabilità nelle cause che hanno portato al decesso della 74enne, ricoverata prima a Mondovì e poi a Cuneo. I difensori sono gli avvocati Nicola Dottore e Fabrizio Bracco.
Riesumata dopo il funerale per indagini sulla morte
Le esequie religiose si erano svolte e la salma si trovava già al cimitero. Poi è intervenuta l’autorità giudiziaria, che ha prelevato la cassa prima che venisse sigillata nel loculo.