I rumors lo avevano anticipato, ma ora è arrivata la comunicazione ufficiale. Dario Basso, il sindaco che nel maggio scorso aveva raccolto il 70% delle preferenze dei vicesi, ha rassegnato le dimissioni. Una scelta ponderata negli ultimi sette giorni, dopo che il vicesindaco Matilde Bonarelli e l’assessore Serena Gasco avevano lasciato gli incarichi, riservandosi poi di decidere che fare con la carica di consigliere. Ma non ci sarà nulla da scegliere, visto che il sindaco ha ormai preso la sua decisione e sabato alle 13,10 l’ha depositata in Comune. «Alcune complessità operative e relazionali – scrive Basso nella lettera presentata – che si sono accentuate nel corso dei mesi, anche a causa della posizione talvolta aggressiva che i gruppi di minoranza consiliare hanno posto in essere unita a posizioni poco concilianti di alcuni assessori tra di loro, hanno messo in seria difficoltà tutta la struttura comunale, sino ad evidenziare segni di fratture divenuti progressivamente insanabili». Dalle dimissioni di Bonelli alla rinuncia di Bonarelli e Gasco, un climax di tensioni e complicazioni che non permette di trarre che una conclusione: «Con sommo dispiacere – continua Basso – devo constatare l’impossibilità a costituire una compagine di governo locale che possa garantire in modo adeguato il futuro del nostro Comune. e pertanto rassegno le dimissioni dalla carica di sindaco nell’esclusivo interesse dei vicesi, ai quali, alla luce di quanto emerso in questi mesi e che potranno giudicare, ritengo debba essere ridata la possibilità di scegliere la propria Amministrazione comunale». Dalle minoranze, ecco i primi commenti a caldo. «Ancora questa mattina – spiega Renato Ferrua – l’ho invitato a pensarci bene. Lo invito, un’altra volta, a ripensarci per il paese». Bonelli, del gruppo “Per Vicoforte”, afferma: «È una scelta che va rispettata, anche se con sincero dispiacere. Forse si poteva almeno provare a confrontarsi in Consiglio, ma credo che lui abbia ponderato con attenzione la sua scelta, che, ribadisco, rispetto». Corrado Ganzinelli: «Sono sorpreso e dispiaciuto. Sorpreso perché non mi aspettavo assolutamente questo esito e molto dispiaciuto, sinceramente». La conclusione della lettera del primo cittadino però è chiara: la solidità del gruppo è stata minata e, scrive Basso: «Non posso far altro che chiedere scusa ai vicesi che hanno creduto in me e nella nostra capacità di essere uniti per il loro bene. Il ridare a loro la parola è quindi una scelta doverosa, anche se dolorosa».
Dario Basso lascia, Comune verso il commissariamento
Epilogo shock di un mandato iniziato nel maggio scorso