L’ex ministro Fabrizio Barca ha visitato nel corso del mese di ottobre le quattro aree montane del Piemonte interessate al progetto che va sotto il nome di “aree interne”. Dopo le Valli di Lanzo, Valli dell’Ossola, Valli Grana e Maira, martedì 28 ottobre, nel pomeriggio, è toccato alla Valle Bormida presentare le proprie “credenziali”, a Cortemilia. In termini generali, in riferimento cioè a tutte e quattro le aree coinvolte, è interessante il commento di Lido Riba, presidente Uncem: «Fabrizio Barca ha chiesto ai quattro territori una strategia. Lo diciamo da anni. Gli ultimi tre anni di disgregazione vissuti di certo non ci aiutano. Ma oggi questa necessità di unire Enti locali e operatori economici non è più rimandabile né derogabile”. I nuovi Enti montani hanno bisogno di un supporto delle diverse Direzioni regionali per costruire piani di sviluppo, per i quali sono previste anche specifiche risorse economiche in ambito rurale. Un unico piano per ciascuna valle, sul quale convergano le esigenze di Comuni, Gal, Bim». Per quanto riguarda la Valle Bormida piemontese è interessante notare come nella riunione di Cortemilia, oltre alle tante criticità di cui l’area è oberata, grazie alle puntuali relazioni presentate da amministratori ed operatori economici locali, sono emerse anche le potenzialità che il territorio può offrire. Si è trattato di un incontro interlocutorio, propedeutico alla candidatura della Valle Bormida piemontese a partecipare alla fase successiva di investimenti mirati che, proprio sotto il nome di “aree interne”, potranno costituire, in caso di accoglimento, una occasione di rilancio per l’intera zona.
“Aree interne”, incontro con l’ex ministro Barca
Opportunità di rilancio