Mondovì: bloccato il party di Halloween

Questa volta era un party di Halloween. Stesse modalità, stessa storia di Roccaforte due settimane prima.

Questa volta era un party di Halloween. Stesse modalità, stessa storia di Roccaforte due settimane prima: la pubblicità era il passaparola o via web, su pagine facebook a cui si accedeva solo con un invito specifico. Bottino: 40-50 bottiglie di superalcolici, un centinaio di bottiglie di birra e le immancabili “Red Bull” per i cocktail. Sicurezza e norme, manco a parlarne. Ma a differenza del party di Roccaforte, esploso e degenerato, questo non si è proprio svolto: Carabinieri e Polizia locale sono intervenuti prima ancora che iniziasse, festa bloccata e tutti a casa, o meglio da un’altra parte. Gli organizzatori erano due minorenni, un ragazzo e una ragazza che frequentano le Superiori a Piazza. Sono stati avvisati i genitori, scatteranno le denunce.
La location scelta per il party studentesco era il prato di fianco al campo da calcio dell’ASP. I gestori dell’area sportiva sapevano, ma dicono che gli organizzatori gli avevano parlato di “una festa di compleanno con qualche decina di persone”. Agli studenti arrivava invece una voce diversa: “una festa con fiumi di alcool, saremo in 250”. Il prezzo da pagare, ovviamente in anticipo, era di 10 euro. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, era già tutto pronto. Una festa in piena regola… se non fosse che la “regola” non esisteva: «I gazebi erano piazzati senza la minima norma di sicurezza – racconta il comandante della Polizia – né legati a terra. C’era un impianto audio già montato e allacciato senza l’avvallo di un elettricista, c’era perfino una stufetta elettrica piazzata sotto la struttura in plastica». C’erano le bottiglie, vodka, rum e birra a secchiate. Tutte acquistate, pare, in un supermercato di Breo dagli stessi minorenni organizzatori. Sono loro ad aver dichiarato agli agenti di aver comprato l’alcool direttamente: cosa ovviamente illegale, per cui anche su questo arriveranno le verifiche. Anche la SIAE era stata avvisata, ma sempre dai minorenni. «Il nostro compito – spiega il comandante Domenica Chionetti della Polizia locale – era verificare che vi fossero le condizioni di sicurezza. Una festa di quel genere non aveva alcuna agibilità, dunque le cose sono semplici: non poteva svolgersi, ed è stata bloccata».
Gli organizzatori sono due minorenni, un ragazzo straniero e una ragazza italiana che frequentano lo stesso Istituto a Mondovì. I loro genitori sono stati avvisati e convocati la sera stessa.

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