Chiudere, chiuderà. Ma la situazione per esercenti e abitanti della zona fra San Michele e Vicoforte è molto meno allarmante del previsto. Giovedì pomeriggio, infatti, i rappresentanti della Provincia e dei Comuni della zona hanno incontrato i vertici Anas per chiedere chiarimenti. Le spiegazioni non hanno tardato ad arrivare. Il maxi progetto per i lavori al ponte della ss. 28 sulla ferrovia, da circa settecentomila euro, finanziato da fondi derivanti dal “Decreto del Fare”, si articola in più fasi, e non per tutte è necessaria la chiusura della statale. Si procederà prima al rinforzo dell’intradosso dei tre archi e alla posa dei ponteggi in esterno. Il ponte verrà poi “svuotato” fino agli archi, riempito con setti in calcestruzzo e coperto con una nuova “maxi soletta”. Solo per questi ultimi interventi si renderà necessaria la chiusura. Si comincerà dopo l’inverno, evitando così di aggravare una situazione traffico già critica e di penalizzare il turismo invernale. La statale 28 rimarrà chiusa al massimo per tre mesi, con buone probabilità tra aprile e giugno. Appena possibile, verrà riaperta, cominciando dal senso unico alternato. Una riduzione di tempi che tranquillizza Amministrazioni e Attività della zona, preoccupate chi per ricadute economiche, chi per problemi di viabilità.
Ponte di San Michele: chiude solo per due mesi
Allarme rientrato a San Michele Mondovì. Giovedì pomeriggio i rappresentanti della Provincia e dei Comuni della zona hanno incontrato i vertici Anas.