Dopo le prime quattro giornate non si capisce ancora quale sia il vero volto della squadra di coach Pollari, ma quello che tutti i monregalesi si augurano è che non sia quello visto domenica sera contro il Valenza. Una partita persa in volata, è vero, ma in cui i biancoverdi hanno sbagliato praticamente tutto, dal primo all’ultimo minuto. Il dato delle palle perse, in questo senso, è emblematico: 32. Non siamo in Serie A, certo, ma collezionare 32 palle perse, anche in Promozione, è una cosa che non si vede tutti i giorni; ed è proprio questo dato, insieme all’elevato numero di rimbalzi offensivi concessi agli avversari, che fotografa alla perfezione la prestazione dei monregalesi, pessimi in attacco (trascinati dal solo Davide Blengini) e troppo permissivi in difesa, dove il maggior atletismo degli avversari ha fatto la differenza.
Ad onor di cronaca, bisogna dire che l’arbitraggio è stato quantomeno controverso, con ben tre espulsioni (Luciano Imparato e Paolo Grossi, usciti per 5 falli già ad inizio terzo quarto) ed almeno 4 o 5 chiamate discutibili, soprattutto nei minuti finali del match. Ma cercare scuse nella direzione arbitrale non sembra essere la soluzione migliore per i “galli”, che avranno parecchi aspetti su cui riflettere durante la settimana. Il rammarico più grande è che, pur senza giocare bene, a 4 minuti dal termine i padroni di casa erano avanti di 6 punti, ma tre palle perse consecutive e due triple avversarie hanno riportato la gara in equilibrio. Grazie a due canestri di Blengini, poi, il BC Mondovì si trova sul 57-56 a 20’’ dalla fine, ma un fallo con pochi decimi sul cronometro regala due liberi agli ospiti, che dalla lunetta non sbagliano e si riportano avanti. Sul fronte opposto il tiro forzato di Mitola sulla sirena non va a bersaglio, definendo così la sconfitta monregalese.