Realizzare una pista ciclabile lungo la linea ferroviaria Bra-Ceva, resa inservibile dall’alluvione del 1994. È il progetto di cui si parla ormai da tempo e che ora pare aver imboccato una strada concreta verso la realizzazione. L’idea, infatti, è giunta addirittura sul tavolo del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, raggiunto a Roma da Marco Botto, presidente di CALSO, società che si sta interessando della questione. Promotore dell’incontro il viceministro Enrico Costa, che si è fatto portavoce con il ministro Lupi dell’iniziativa, alla quale hanno aderito oltre 20 Comuni interessati. Una riconversione che intende dare nuovo impulso allo sviluppo dei territori attraversati dalla linea ferroviaria, che si snoda per gran parte lungo il fiume Tanaro. «La tratta è dismessa dal 1994 – spiega Botto –, unica opera alluvionale non ricostruita, nonostante fossero stati stanziati fondi per 68 miliardi di lire. Ora puntiamo alla sua riconversione in pista ciclabile, ma bisogna prima trovare un accordo con RFI per la concessione in comodato del sedime. Abbiamo chiesto al ministro Lupi di far da tramite in questa fase, ma lui è andato oltre, rendendosi disponibile ad individuare anche canali di accesso a fondi europei indispensabili per la realizzazione dell’opera». «Al ministro – riferisce il Costa – è stata espressa la necessità di un coinvolgimento del Ministero quale interlocutore nell’ambito dei relazioni con Ferrovie dello Stato, in particolare per quanto attiene la cessione del sedime e degli immobili situati lungo la linea ferroviaria. Lupi si è mostrato interessato all’iniziativa e si è reso disponibile ad attivarsi per gli opportuni approfondimenti».
Pista ciclabile sulla Bra-Ceva: il progetto sul tavolo del ministro
Marco Botto ha incontrato l’on. Lupi a Roma grazie all’interessamento di Enrico Costa.