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22 Gennaio 2015 - 17:01
Lo Stato che si avvicina al territorio per conoscerne a fondo le criticità, rafforzare la collaborazione fra le realtà locali e rassicurare i cittadini. Questo l’obiettivo dell’incontro che, martedì mattina 20 gennaio, ha portato a Garessio il prefetto Giovani Russo e il questore Giovanni Pepè, il colonnello dei Carabinieri di Cuneo Mario Simeoni, al comandante della Compagnia di Mondovì capitano Raffaello Ciliento e il comandante provinciale della Guardia di finanza di Cuneo colonnello Francesco De Angelis. «Il numero dei furti in valle è in aumento – diceva la scorsa settimana il sindaco di Bagnasco Mauro Bertino –: l’Unione montana si fa portavoce della preoccupazione diffusa tra la popolazione, e chiederemo che anche sul nostro territorio le Forze dell’ordine possano intensificare i propri servizi». Pochi giorni dopo, la risposta del prefetto e del questore: «verremo in valle». Due le questioni principali sollevate dai sindaci durante l’incontro di martedì mattina: il timore che l’intensa attività di presidio su Ceva, negli ultimi tempi vittima di una significativa serie di furti, depauperasse il servizio in valle Tanaro, e la richiesta di intensificare i controlli sulla SS 28 soprattutto nei fine settimana estivi, quando al notevole aumento del traffico corrisponde l’incremento di incidenti. Tre le vittime nella scorsa estate. «La sicurezza si raggiunge grazie alla collaborazione di tutti: sindaci, Forze dell’ordine e cittadini – ha affermato il prefetto Russo –. E in particolar modo l’aiuto dei cittadini, sentinelle del territorio, può rivelarsi determinante per l’attività delle forze dell’ordine. Condivido le preoccupazioni della comunità locale, dettate da un modesto incremento di furti. Il senso di insicurezza che si sta diffondendo va contrastato. I servizi sul territorio ci sono. E ribadisco: la collaborazione di tutte le realtà locali è fondamentale». «L’emergenza Ceva non ha comportato nocumento per i territori limitrofi – ha aggiunto il vice comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Simeoni –: con le risorse che abbiamo a disposizione tentiamo comunque di assicurare copertura sia in termini di prevenzione, che a livello investigativo». «Una riunione proficua – ha affermato il questore Pepè – da cui è emerso un chiaro intento collaborativo. Tenteremo di dare risposte concrete ai sindaci, compatibilmente con le difficoltà che il territorio di nostra competenza sta vivendo. Sull’intensificazione dei controlli lungo la SS28: mi farò portavoce dell’istanza con la Polizia stradale». «Il nostro territorio sta vivendo situazioni di micro criminalità comuni ad altre zone – commenta il presidente dell’Unione montana Luciano Sciandra –. L’incontro con il prefetto e il questore, pur non traendo origine da una situazione di gravissima criminalità, documenta il chiaro intento interlocutorio e collaborativo dello Stato, che si avvicina alla territorio e alla sua gente».
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