L’altra notte gli uomini del Radiomobile della Compagnia CC di Mondovì e imilitari della Stazione di San Michele Mondovì impegnato nei controlli preventivi finalizzati al contrasto del fenomeno dei furti nelle abitazioni, hanno arrestato in arresto due cittadini romeni entrambi residenti a Genova, M.C. 32enne e N.F.S. 23enne, gravati da vari pregiudizi di polizia, resisi responsabili di resistenza, lesioni e violenza aggravata a pubblico ufficiale. Intorno alla mezzanotte, alcuni privati cittadini avevano segnalato al 112 la presenza di due vetture con targa straniera che viaggiavano a bassa velocità nel concentrico di San Michele. I due occupanti guardavano nelle abitazioni, come se stessero verificando la presenza in casa delle persone.
Sul posto è giunta la pattuglia del Radiomobile, e poco dopo quella dei militari di San Michele impegnata nei normali controlli sul territorio. In pochi minuti è stata notato un van con targa tedesca, i cui occupanti alla vista dei militari abbandonavano il mezzo per darsi alla fuga a piedi per le campagne. Uno dei due fuggiaschi, quando è stato raggiunto, ha brandito un grosso cacciavite e ha aggredito i militari. E' stato bloccato e arrestato.Il secondo veicolo è stato individuato poco dopo, sempre un van ma questo con targa bulgara. Al termine di un breve inseguimento i militari riuscivano a bloccare l’auto e il guidatore, sceso dal mezzo, ha ingaggiato una colluttazione con i Carabinieri ma è statto ammanettato.Le perquisizioni veicolari consentivano di rinvenire vari arnesi da scasso (seghetti e lime da ferro, vari cacciaviti, leve, ecc.), ed in particolare delle biglie d’acciaio atte a verificare la presenza e/o l’inserimento dell’antifurto: esse vengono lanciate contro gli infissi e le vibrazioni fanno scattare se inserito il sistema d’allarme, così consentendo al malfattore di verificare l’aggredibilità dell’obiettivo prescelto. Due dei militari operanti, medicati al Pronto Soccorso di Mondovì, hanno riportato alcune contusioni.
I due sono stati tratti in arresto (convalida avvenuta in data odierna presso il Tribunale di Cuneo) e sottoposti all’obbligo di dimora presso il proprio comune di residenza. Il capitano Raffaello Ciliento, comandante della Compagnia: «Ancora una volta il senso civico, la cultura dell’ ”autotutela” delle proprie comunità/località risultano le uniche forme vincenti di collaborazione fra cittadino e FF.OO. nel prevenire i fenomeni criminali, in particolar modo quelli di matrice predatoria. Sono in corso ulteriori approfondimenti per valutare l’eventuale responsabilità degli arrestati in merito ai furti commessi negli ultimi periodi nei comuni del monregalese».