Tegole pericolanti e alberi spezzati in paese, lungo tratti della SS28 e praticamente in tutte le frazioni. Ininterrotta l’attività dei vigili del fuoco di Ormea impegnati, nella giornata di ieri e nella notte precedente, a fare i conti con la furia di un vento più che impetuoso. Le maggiori criticità nella notte del 4 e nelle prime ore della mattina del 5 marzo quando tre grossi alberi si sono riversati sulla SS 28, tra Ormea e Ponte di Nava, chiusa al traffico per alcune ore. E nei pressi del bivio che porta a località Aimoni dove un pino alto circa 20 metri è caduto su una vettura parcheggiata, senza conducente e passeggeri, distruggendola. Nella zona a monte di Ormea, inoltre, gli alberi spinti dalle intense raffiche di vento hanno tranciato cavi elettrici e telefonici. L’area è rimasta a lungo priva di corrente elettrica. Nel tardo pomeriggio si è quindi deciso di chiudere la Scuola forestale dove le lezioni riprenderanno lunedì. Tra gli ultimi interventi dei vigili del fuoco di Ormea, nel tardo pomeriggio del 5, anche lo spegnimento di un incendio a una canna fumaria di un’abitazione sita in piazza Nuova. Danni ingenti pure al rifugio “Pian dell’Arma” di Caprauna dove la notte del 4 marzo il vento ha scoperchiato il 70% del tetto. «Lamiere, listelli, perline..il vento si è portato via tutto – racconta con l’amaro in bocca Marina Caramellino della cooperativa che dal primo maggio 2011 gestisce il rifugio – I pannelli solari sono ridotti in poltiglia e le camere a cielo aperto». Compresa la sua. In vista dell’apertura del fine settimana, come d’abitudine, Marina sarebbe dovuta salire al rifugio già mercoledì, per cominciare a scaldare i locali in vista dell’arrivo dei clienti (una ventina erano prenotati per sabato sera). Ma, fortunatamente, ha dovuto posticipare per un impegno. Il rifugio è di proprietà comunale. E il Comune di Caprauna ora è commissariato. L’immobile è stato costruito ex novo circa undici anni fa. L’ultimo intervento risale al 2009-2010. Il rifugio riaprirà? «Per ora il commissario emetterà un’ordinanza di chiusura a tempo indeterminato. La situazione è drammatica: i danni sono ingenti, non ci sono soldi e non si sa nemmeno se la polizza copra oppure no». Meno critica la situazione a Garessio, comunque non risparmiata dal vento. Qui, ieri mattina, i locali vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza e transennare, in attesa del ripristino, l’area di via Valcasotto su cui insiste un palo Telecom divelto e a rimuovere gli alberi caduti sulla strada comunale per Sparvaira e lungo viale Marro.
Alta Val Tanaro. La furia del vento a Ormea
Scoperchiato il rifugio “Pian dell’Arma” di Caprauna. Danni anche a Garessio