I rilievi effettuati sulla carcassa e le modalità di aggressione non lasciano spazio a dubbi: si tratta di lupi, anche a Massimino. E a poco meno di 50 metri dalla case. L’aggressione la notte tra il 19 e il 20 marzo, in località Costa. I lupi, almeno tre, considerate le impronte di diversa taglia rilevate sul luogo, si sono spinti nell’area cintata di proprietà del sindaco Massimo Paoletta. Una striscia di terreno coltivata ad alberi da frutto che, dallo scorso anno, ospitava anche una pecora “Suffolk”, razza inglese molto apprezzata pure in Italia e ottima pascolatrice. «Giovedì mattina ho trovato ciuffi di pelo sparsi in più punti – racconta Paoletta – e la carcassa della pecora azzannata al collo su cui risultavano chiari i segni dell’aggressione». La conferma che si trattasse di un attacco predatorio da lupo è arrivata nel pomeriggio, con il sopralluogo del veterinario dell’Asl di Carcare. E potrebbe non essere il primo caso a Massimino: anni fa, nella stessa zona, furono ritrovate una decina di caprette sbranate. «Al tempo – precisa il sindaco – si pensò a un’aggressione da canidi anche perché della presenza del lupo sui nostri territori si stava appena cominciando a parlare».
Almeno tre lupi nel centro di Massimino
Vittima una pecora “Suffolk” nel terreno-recinto del sindaco