La lite risale già a qualche mese fa: una “contesa territoriale” fra prostitute lungo la Fondovalle Tanaro, con una donna italiana che ha minacciato una 40enne nigeriana. La prima, G.R., 58 anni di Sant’Albano Stura, oggi è finita ai domiciliari: responsabile di violenza privata aggravata, botte e minacce con un coltello nei confronti della “collega”. Non una rissa scattata per caso, ma una vera e propria spedizione punitiva ai danni della rivale.
Quando i Carabinieri avevano notato il tafferuglio, in prima battuta avevano pensato a una rapina ai danni di una prostituta. Solo dopo si è scoperto il retroscena: si trattava di una “resa dei conti” organizzata da G.R. nei confronti dell’altra donna dopo che, a seguito dei controlli delle forze dell’ordine, tutte erano state costrette a spostarsi lungo la Fondovalle in un’area già “occupata”. Così la 58enne italiana, dopo contese esplose nelle serate precedenti, ha organizzato assieme a due altre persone (un’altra donna e un transessuale) una vera e propria spedizione punitiva fatta di botte e minacce con un coltello. Dopo la denuncia, scattata a suo tempo, la scorsa settimana i Carabinieri hanno fermato G.R. e l’hanno sottoposta a misura cautelare.
Lite fra prostitute per il territorio, scatta la misura cautelare
La lite risale già a qualche mese fa: una "contesa territoriale" fra due prostitute, una italiana e una nigeriana. La prima, G.R., 58 anni, oggi è stata sottoposta a obbligo di dimora.