Una città intera, rappresentata dalle istituzioni ed espressa dal volontariato, si è stretta attorno alla Croce rossa di Mondovì, sabato scorso, per salutare ed incoraggiare l’avvio del Centro antiviolenza “L’Orecchio di Venere”, quale servizio gratuito di ascolto, informazione, accoglienza, consulenza piscologica e legale, offerto a tutte le vittime di ogni forma di violenza, in particolare quella subita dalle donne (ma anche quella patita da bambini, anziani e uomini). Senza trascurare coloro che attraversano momenti di disagio e di confusione, legati appunto a fenomeni di violenta patita, praticata o assistita e che temono per sé e per i loro cari. Questa iniziativa è la seconda che viene attivata in Piemonte, in ambito CRI.
“Nel 2014 abbiamo celebrato il centenario di fondazione delle Infermiere Volontarie CRI a Mondovì – ha detto la ‘sorella’ Giuliana Turco tra le promotrici del Centro di ascolto – e ci siamo interrogate su quale realizzazione potesse rispondere meglio ai bisogni critici del nostro tempo"
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L’inaugurazione del Centro di ascolto “L’Orecchio di Venere”, nella sede della CRI, in via Croce Rossa 4 a Mondovì, è iniziata con un efficacissimo filmato, realizzato da Marzia Pellegrino, in cui sono state raccolte le testimonianze di donne vittime di violenza tra le pareti domestiche
Il Centro di ascolto “L’Orecchio di Venere” si è attivato – come ha ricordato Raffaele Sasso che ha coordinato l’inaugurazione – grazie ai contributi di tanti, dalla Città di Mondovì al Lions Club Carrù Dogliani, al Lions Club Mondovì Monregalese, al Leo Club Mondovì Monregalese, al Rotary Club Mondovì, all’Inner Wheel Club Cuneo Mondovì Saluzzo, alla sezione ANA di Mondovì ai “Sixties Graffiti” alla “No Commnet eventi” alla Manitowoc ed all’avv. Paolo Gazzola.