La ruota è girata e le nomine sono arrivate puntuali. L’Asl CN1 saluta il suo dirigente Gianni Bonelli, da ieri ex, e accoglie un nuovo direttore: Francesco Magni, 63 anni e proveniente dall’Aso di Lodi. Un altro cambio, per certi versi ancor più significativo, è quello all’Aso di Cuneo, dove al posto della Baraldi (trasferita ad Alessandria) arriva un nome notissimo in Granda: Corrado Bedogni (nella foto), il primo “direttore unico” dell’Asl cuneese nata sette anni fa nonché l’uomo che ha inaugurato il nuovo Ospedale di Mondovì. Un segnale che la Regione sta puntando davvero a uno sguardo “territoriale” per il futuro di Aso e Asl? Forse è proprio così.
Bedogni è l’uomo a cui Fulvio Moirano lasciò le tre Asl di Mondovì, Cuneo e Savigliano nei tempi dell’accorpamento, ed è sempre stato considerato una persona che gode della più totale fiducia da parte dell’attuale direttore sanitario regionale. L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha ribadito che la scelta delle nuove nomine «è una scelta di tipo professionale: abbiamo individuato il “tecnico” più adeguato ad affrontare i temi di ciascuna Azienda». Dunque se per Saitta, e ancor di più per Moirano, il saviglianese Bedogni è “l’uomo giusto al posto giusto”, può significare una cosa: che Torino ha voluto per il “Santa Croce” un manager che conosce bene il resto della sanità provinciale. E Bedogni la conosce eccome, visto che l’ha amministrata in prima persona e in una fase piuttosto delicata. Un pensiero che non può non far pensare, ancora una volta, che il “disegno” sia quello di mettere in sinergia non solo gli Ospedali delle Asl, ma anche il presidio cuneese.
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione del 29 aprile