Anche Stefano Viglione ha avuto la possibilità di gustarsi “Magnificat” dall’alto: è accaduto lunedì, grazie a Kalatà che ha coinvolto i volontari e i tecnici del Soccorso alpino monregalese. «Questa cosa bellissima, che normalmente non è assolutamente praticabile, si è potuta realizzare esclusivamente grazie alla preparazione atletica di Stefano – ci spiega Nicola Facciotto di Kalatà –. Una visita con salita richiederebbe la presenza di un tecnico a fianco della persona, e oggi l’argano non consente questa operazione. Invece la sua esperienza sportiva e agonistica in situazioni di questo tipo (Viglione ha praticato paracadutismo e parapendio, ndr) lo ha reso realizzabile, perché ha potuto salire da solo sfruttando lo stesso meccanismo della discesa. Per me è stata una soddisfazione, che ci ha anche consentito di poter effettuare una visita vera e propria, completa di guida in collegamento audio. Mondovì è stato fin da subito partner di “Magnificat”, ricordo ancora adesso il momento in cui Stefano accettò di sostenerci e il suo convinto “Sì: ci credo!”. Tutti i partner hanno visitato “Magnificat”, ma questa occasione è qualcosa che va oltre: io dò più importanza alle persone che alle istituzioni, ho voluto dare a lui la possibilità di vedere la cupola da vicino».
Viglione sulla cupola del Santuario grazie a Kalatà e Soccorso alpino
Anche Stefano Viglione ha avuto la possibilità di gustarsi “Magnificat” dall’alto.