Il presidente Borgna lo aveva detto: «Scordatevi la manutenzione delle strade, i soldi sono finiti». Era serio. I cantonieri della Provincia stanno lavorando allo sfalcio dell’erba a lato strada con falce e rastrello, come 30 anni fa. Il caso ha fatto talmente colpo che è rimbalzato alle telecamere del TG1 nazionale, il servizio è andato in onda la sera di lunedì 18 maggio. Con le strade di Mondovì in prima serata… su un argomento per nulla onorevole.
«Non abbiamo i soldi per comprare nuovi decespugliatori – ha spiegato Marco Rovere, Ufficio tecnico della Provincia –, alcuni si potrebbero riparare ma non bastano i soldi». Così si imbraccia la vecchia falce, e giù di braccia. Rocco Pulitanò, consigliere provinciale: «Non vogliamo difendere la Provincia in quanto Ente, ma far capire che esiste un problema serissimo». Il vicepresidente Mario Riu: «Il taglio dell’erba è indispensabile per garantire la visibilità lungo bordo strada, ma mancano i soldi anche per riparare le buche sulle grandi strade, così come sono tre anni che non si fanno più le strisce per terra». «Questo è un chiaro esempio – ha ribadito il presidente Borgna – della nostra volontà di fare che si scontra contro il muro dei tagli finanziari da Roma e che ci impedisce di continuare a garantire i servizi ai cittadini, come abbiamo sempre fatto. Si è tornati al passato, senza fondi per la benzina e la manutenzione dei decespugliatori e dei mezzi meccanici, restano soltanto le falci di trent’anni fa. Alcune attrezzature si potrebbero risistemare, ma non ci sono i soldi, così come per lo smaltimento dei rifiuti (guardrail rotti, segnaletica usurata, vecchi attrezzi) che restano stoccati nei magazzini. Mancano soldi, e anche cantonieri: trent’anni fa ognuno dei quattro reparti (Cuneo, Alba, Mondovì e Saluzzo) poteva contare su circa 160-180 cantonieri, ora sono 185 in totale».
I numeri dicono che le strade di competenza della Provincia di Cuneo si allungano fino a 3.341 chilometri e che la manutenzione costa, in media, 2.623 euro a chilometro. Contando sia lo sfalcio estivo che lo sgombero neve invernale. A questo punto, perdonateci la battuta, tocca chiedersi se a dicembre al posto degli spazzaneve vedremo al lavoro i cantonieri con le pale.