Si chiamano “Unità operative di pronto intervento”, l’acronimo è UOPI. Sono le nuove forze della Polizia appena attivate anche in Granda: unità operative con funzioni di antiterrorismo create dal Ministero dell’Interno che hanno preso servizio in tutte le province italiane. Ogni pattuglia sarà composta da 4-5 operatori, con armamenti ed equipaggiamenti specifici per le operazioni difficili e un addestramento studiato per interventi di particolare rischio come gli ingressi negli edifici in cui sono rinchiusi criminali con ostaggi. In Granda ne sono state attivate due.
La presentazione delle UOPI da parte della Polizia spiega: «Si tratta di personale scelto tra gli appartenenti ai Reparti Mobili, ai RepartiPrevenzione Crimine e alle Squadre Volanti. Personale che ha superato selezioni psico-fisiche e attitudinali di fronte a una commissione composta anche da periti selettori dei NOCS e che ha frequentato con esito positivo un corso di formazione». La prima sperimentazione è stata a Milano, in concomitanza con l’inizio dell’Expo. Dal 23 novembre sono operative anche a Cuneo e nella Granda. L’equipaggiamento: mitra H&K UMP 9mm, combat jacket ed elmetto in kevlar stile SWAT. Circoleranno a bordo di mezzi appositi.
«L’attivazione di queste squadre non ha nulla a che vedere coi recenti e tragici fatti legati al terrorismo – ci spiega il questore di Cuneo, il dott. Giovanni Pepè –. La selezione è iniziata mesi fa, e l’addestramento è stato conseguente. I primi impieghi delle nuove pattuglie sono stati a Torino e a Milano. In Granda saranno operative due pattuglie, 10 unità in tutto». Quale sarà il loro impiego, al di fuori delle situazioni di emergenza? «Un’attività di controllo preventivo sul territorio – risponde il questore –, connessa allo studio degli obiettivi maggiormente a rischio. Le UOPI sono un valore aggiunto alla sicurezza della nostra provincia e fanno parte del più ampio progetto della Polizia di prossimità, per far sì che cittadini e turisti si sentano maggiormente protetti».