Giovedì è il gran giorno della “Fiera del Bue grasso” e Carrù si ritrova, con le sue tradizioni, attorno all’evento che maggiormente la caratterizza, capace di attirare migliaia di persone un po’ da tutto il Nord Italia, ma anche dalla Francia. “Colazioni” a base di... bollito e trippe sin dalle prime luci dell’alba, poi le strade di Carrù inizieranno ad animarsi, con bancarelle e stand gastronomici, in attesa dei grandi protagonisti, i buoi, questi animali forti e gentili, così belli da ammirare, quest’anno dopo tanto tempo, in passerella (grazie alle tribune installate in piazza Mercato) come se fossero “star” a quattro zampe.
IL PREMIO allo "chef rock" Alessandro Borghese
Quest’anno saranno 136 i capi protagonisti, di cui 27 buoi. Il premio più ambito è la “gualdrappa”, per gli allevatori tangibile ricompensa per la loro professionalità, per i macellai motivo di vanto e di eccellenza nella scelta delle carni a favore dei consumatori. Sarà una giuria composta da tecnici, veterinari, allevatori e macellai, a redigere la classifica: ai capi migliori, oltre alle gualdrappe e alle fasce decorate a mano, vengono assegnate medaglie, marenghi d’oro, coppe, targhe, diplomi e somme di denaro offerte dagli sponsor della Fiera. Ci saranno anche alcuni premi extra, come quello voluto dall’Associazione carrucese “Bravom”, che andrà all’allevatore di zona più “longevo”, e il premio dell’Anaborapi, insignito all’allevatore che meglio presenterà il capo bovino dal punto di vista estetico. Ovviamente non mancherà il premio al bue più pesante. Contestualmente alla mostra zootecnica, giovedì si terrà il consueto mercato settimanale, arricchito dall’esposizione di macchine ed attrezzature agricole.
Ma non sarà solo la passerella dei buoi a catalizzare l’attenzione. La “Fiera” è anche e soprattutto appuntamenti enogastronomici, che esaltano i sapori di una carne unica, da quest’anno sotto l’egida di un Consorzio che ne tutela e valorizza le qualità. In questo giorno non si può rinunciare al bollito, quel piatto che tutti conoscono e tutti ci invidiano. Già in queste settimane le prime avvisaglie, con migliaia di commensali, provenienti da ogni parte dell’Alta Italia, che hanno partecipato ai “Gran galà” proposto dalla Pro Loco. Sapori nostrani hanno pervaso l’ambiente, facendo venire l’acquolina in bocca alle centinaia di persone pronte per entrare nel Palafiera. E giovedì sarà il gran giorno del “bollito no-stop”, dalla mattina fino a tarda sera: saranno in migliaia ad approfittarne. I ristoratori carrucesi, poi, offrono, con competenza e professionalità, i menù della tradizione, in cui la carne di bue è la grande protagonista.