È stato uno dei palloni più fotografati, amati e applauditi di tutto il Raduno. “Tashi”, la vela inglese coi colori della bandiera del Tibet (pilotato dalla coppia Paul Dopson e Heaven Crawley), ha colpito nel segno. Il suo sole ha brillato nei cieli di Mondovì, i suoi leoni hanno ruggito con la voce dei bruciatori e la sua fiamma ha pulsato come un cuore durante il Night Glow. Ma nei giorni precedenti, quel pallone aveva suscitato l’apprensione nientemeno che del Consolato cinese in Italia. Che da Milano ha preso contatto con l’Aeroclub per cercare di reperire informazioni.
Il balloon “Tashi” è stato costruito lo scorso anno: ha volato in Gran Bretagna e Francia. Questa era la sua prima visita in Italia. Prevedibile che, come era successo in ogni altra occasione (LEGGI L'INTERVISTA AI PILOTI), qualcuno provasse a “mettersi in mezzo”. E infatti, nella giornata di giovedì, il funzionario del Consolato ha incontrato direttamente l’Aeroclub, muovendosi da Milano a Mondovì. Di manovre istituzionali non c’è traccia, ma è facile immaginare che quello sarebbe stato il passo immediatamente successivo se l’Aeroclub non fosse riuscito a prevenire qualunque obiezione: avanzare una richiesta per non far volare “Tashi”.
«Nei giorni precedenti lo svolgimento del Raduno– spiega il Direttivo dell’Aeroclub – il Consolato della Repubblica popolare cinese in Italia con sede a Milano ha instaurato una serie di contatti con noi per chiedere informazioni a riguardo della presenza del pallone “Tashi”. I contatti si sono conclusi con un incontro, tenutosi a Mondovì. Abbiamo spiegato al Consolato che il Raduno è un evento che non ha alle spalle alcuna connotazione di carattere politico o religioso e che è organizzato da un Club di piloti. Il console, avuta questa conferma, non ha sollevato alcuna istanza ufficiale».
Paul e Heaven hanno volato, portando i colori di “Tashi” sopra la città non solo nei giorni del Raduno. Il nome completo del pallone è “Tashi Gyaltsen”. In nepalese significa “bandiera di vittoria”: una vittoria che vola più alta di qualunque scontro.