A distanza di poco meno di tre anni l’ingresso al cimitero di Dogliani sarà nuovamente oggetto di interventi di recupero. Si tratta di uno dei monumenti più suggestivi del paese, realizzato nella seconda metà dall’architetto Giovanni Battista Schellino in splendide forme neo-gotiche, ma la sua fragilità ha spesso preoccupato amministratori e cittadini carrucesi. Già a partire dalla metà del secolo scorso, si sono rilevate lesioni nella struttura architettonica, che si concentravano in una porzione del torrino ubicato nelle vicinanze della tomba della famiglia del presidente Luigi Einaudi. I sondaggi, datati 2003, confermarono una situazione critica, cui si pose mano circa dieci anni dopo, grazie ad un progetto di risanamento in gran parte finanziato dalla Regione, dopo il nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali. Fu la stessa Soprintendenza, però, a consigliare al Comune di eseguire, durante i lavori, un’analisi dettagliata sulle finiture, di modo da poter successivamente intervenire, oltre che sulla stabilità del monumento, anche sul suo aspetto. «Ed è proprio l’obiettivo di questo nuovo progetto – spiega il vicesindaco di Dogliani, Alessandro Gallo –, che si concentrerà sulla parte centrale della facciata neo-gotica e sulle sue splendide guglie». In realtà in Comune è già pronta una documentazione che prevede interventi per circa 190 mila euro, così come si evince dal progetto redatto dall’arch. Claudia Clerico di Alba, ma la mancanza di fondi ha consigliato all’Amministrazione comunale di suddividere l’opera in lotti, procedendo ora solo con la prima fase. «I primi contributi sono arrivati dalla Fondazione Crc – continua Gallo –, che ha stanziato 35 mila euro. Il Comune ne aggiungerà altri 5 mila e con un totale di 40 mila euro potremo almeno risolvere la situazione della parte centrale dell’ingresso. I lavori verranno aggiudicati in settimana. Per il futuro dovremo adoperarci a reperire altri fondi, di modo da poter completare l’intero restauro».
Le indagini ed i rilievi condotti durante l’intervento del 2013 certificarono come l’intonaco di color rosso che contraddistingue le torri e le guglie della facciata del cimitero fosse stato, nel tempo, compromesso dall’erosione causata dai fenomeni metereologici. Bisognava correre ai ripari, cercando di riportare l’opera dello Schellino all’antico splendore. Ecco, dunque, che questo primo lotto di lavori comporterà, in primis, l’asportazione di depositi superficiali e di vecchie stuccature di restauri precedenti, l’estrazione di efflorescenze saline, il trattamento preventivo contro la crescita di microrganismi. Quindi si procederà alla stuccatura, alla ricostruzione delle parti materiche, all’intonacatura e alla tinteggiatura. Gli elementi architettonici e decorativi verranno ripuliti tramite l’utilizzo di acqua e con detergenti non schiumogeni. Infine, s’interverrà anche sugli elementi in ferro (pennacchi, croci, inferriate e cancelli) che presentano particolari motivi decorativi: verranno ripuliti e le parti danneggiate sostituite con nuovi elementi realizzati a mano.
Nuovi interventi al cimitero neogotico di Dogliani
Progetto da 40 mila euro per restaur are parte della facciata opera dello Schellino.