Peccati di Gola 2016: gratuito e per le vie di Breo?

E se fosse all’aperto? E se fosse gratuito? E se… eccetera. Insomma, le ipotesi su Peccati di Gola 2016 ci sono e sono parecchie.

E se fosse all’aperto? E se fosse gratuito? E se… eccetera. Insomma, le ipotesi su Peccati di Gola 2016 ci sono e sono parecchie. Tanto da riempire non uno, ma ben due “tavoli di lavoro” mercoledì 3 febbraio. Dopo le riunioni del gruppo di Mondovì in Movimento, incontri aperti a tutti gli interessati, anche il Comune si è mosso con una riunione (questa invece a porte chiuse) fra i soggetti coinvolti. E, forse non inaspettatamente, entrambi i tavoli hanno cominciato più o meno dalle stesse premesse. O, meglio, facendo gli stessi tre passi: esaminare le edizioni passate, fare il punto sul presente e gettare qualche ipotesi sul futuro.

La prossima edizione collocata fra le vie di Breo?
Mercoledì 3 febbraio il Comune ha convocato in municipio Slow Food, l’Alberghiero, Coldiretti, Confartigianato e il giornalista Luca Ferrua de “La Stampa” (curatore degli incontri culturali nell’edizione 2015). Davanti all’assessore Guido Tealdi, tutti hanno espresso la volontà di andare avanti, ma anche quella di “ritoccare” la formula per riportare la manifestazione ai fasti del passato. Come? Fra le ipotesi fatte, che verranno riprese a strettissimo giro nelle prossime settimane, le più interessanti sono quelle di rivoluzionare il sistema degli accessi rendendola gratuita e trasformarla in una fiera diffusa, mettendo in cantina l’anonima e costosa tensostruttura e collocando gli stand nelle vie e piazze di Breo (cuore della nuova ZTL). Non si parla di cambiare la data (il weekend di fine ottobre): il che implica che un evento all’aperto sarebbe molto più sensibile al meteo.

Tealdi: «Ecco perché va ripensata. Presenteremo le novità pubblicamente»
L’Amministrazione spiega il percorso in atto: «Quest’Amministrazione ha sempre ritenuto Peccati di Gola uno degli eventi più rilevanti nella programmazione delle manifestazioni cittadine – ci dichiara l’assessore Guido Tealdi –. Tre anni or sono, l’impossibilità di poter fruire della Cittadella “Galliano” invitò a definire un nuovo modello organizzativo, portando Peccati di Gola per le vie e le piazze di Breo e Piazza: oggi, le risorse sempre più limitate a disposizione dei Comuni e i costi significativi delle tensostrutture spingono a ripensare nuovamente la manifestazione. Negli scorsi mesi abbiamo così avviato riflessioni finalizzate a rivisitare l’evento e abbiamo quindi inteso nuovamente coinvolgere al tavolo di lavoro enti ed Associazioni da sempre partner o vicine all’evento. Il confronto avviato ha indicato una sostanziale convergenza sulla nuova proposta di rivisitazione della manifestazione, che ha come obiettivo affermare ulteriormente il legame di Peccati di Gola con le vie e le piazze del centro storico. Il gruppo di lavoro ha condiviso un nuovo modello organizzativo che verrà approfondito nei dettagli in un ulteriore prossimo ed imminente incontro al termine del quale verranno presentate pubblicamente tutte le novità dell’edizione 2016.

MoMo propone un questionario fra cittadini ed espositori
Praticamente le medesime ipotesi già emerse nelle riunioni di MoMo: «Prendiamo atto positivamente della convocazione che il Comune di Mondovì ha rivolto ai principali attori del territorio – è la dichiarazione di Gabriele Campora, presidente del “Movimento” –. Da parte nostra, nell’ultimo incontro, ci si è concentrati in particolare sugli eventi più o meno similari che annualmente si svolgono nel territorio cuneese, riscontrando tra le altre cose l’assenza di manifestazioni pensate unicamente come contenitori delle eccellenze di una precisa area geografica e l’analoga mancanza di manifestazioni esclusivamente a pagamento. L’analisi comparativa ha parimenti consentito di scorgere anche la bontà della scelta temporale di Peccati di Gola, lontana in effetti da eventi simili rivolti al medesimo bacino di pubblico. Le prime unanimi conclusioni del tavolo di lavoro portano nella direzione di una futura manifestazione con accesso completamente gratuito ai visitatori – o, eventualmente, con facoltativi percorsi degustativi e/o culturali a pagamento – e un’allocazione nelle vie e piazze di Breo e Piazza, con eventi musicali e culturali ad affiancare la presentazione e proposta enogastronomica di prodotti locali. Vorremmo realizzare alcuni questionari da sottoporre a produttori e visitatori, utili per ponderare future strategie organizzative e comunicative».

Tutto questo si concretizzerà quando verrà aperto il bando per l’edizione 2016. La domanda finale la poniamo noi: i due gruppi di lavoro riusciranno a parlarsi in modo ufficiale, o si arriverà al paradosso di aver lavorato per il medesimo obiettivo ma su fronti impermeabili?

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