La Siria è lontana?

Un viaggio in Siria, diciotto anni fa.

Sono stato in Siria diciotto anni fa. Siti memorabili, da Bosra a Palmira, ad Aleppo, a Damasco, ad Apamea, ad Ebla… Dialogo inesistente con la gente. Mediato da una guida molto attenta a non introdurre una parola di troppo, un cristiano pensoso di Aleppo. Qualche battuta facilona, tra noi italiani, sul regime di allora (e di oggi, ancorché massacrato adesso dalla guerra civile). Come se fosse facile cambiare quelle codiate di vita sociale praticamente bloccate. Sensazioni strane di un Paese calmo sì, ma con qualcosa di indefinito che sembrava covare sotto la cenere. Apparentemente una convivenza accettabile tra etnie e religioni. Ma c’era il duro tallone schiacciato impietosamente da parte di Assad il vecchio. Niente telefonini, diciotto anni fa. Ma sui tetti delle case una selva di parabole per captare segnali Tv da chissà dove. Solo giunti in Libano (peraltro allora molto “siriano”), si è potuto telefonare. In questi giorni, le immagini delle macerie assurde e devastanti di Aleppo città storica, dilaniata dalle bombe, dagli ordigni e dal conflitto. Anche la testimonianza lucida ed angosciante di Domenico Quirico, inviato de “La Stampa”, ascolto su Radio-1, a spiegare che in Siria, dal punto di vista persino metafisico, sembra esistere solo la guerra, come un mostro che ha tagliato passato e futuro, lasciando unicamente un presente di armi e distruzione. Insomma la guerra come unico scenario, unico pensiero la mattina, unico approccio quotidiano… senza averne chiare neppur più le ragioni (se pure esistono). Senza sapere se finirà, quando finirà, cosa resterà… Terribile. Etnie, religioni, fanatismi, interessi, follie, grandi potenze, crudeli strategie… tutto si intreccia per fare terra bruciata, con morti, feriti, disperazioni. Perché? Perché si è così disumani? Perché non si riesce a fermare la brutalità? Perché non c’è via d’uscita? Perché le diplomazie falliscono? Perché tornano gli eserciti alla grande, a dire l’ultima o forse l’unica atroce parola insanguinata in una terra che si merita ben altra dignità?

Piazza Ellero, il Comune di Mondovì costretto trovarsi con entrambe le tettoie chiuse

Mondovì Breo potrebbe trovarsi, per un tempo indefinito, con entrambe le tettoie del mercato chiuse per lavori. Una bella grana, che casca in testa al Comune senza che ci sia molto da fare per...

25 aprile a Carrù, Chiara Gribaudo: «Festa divisiva? C’era chi sognava un’Italia migliore e...

«Se qualcuno pensa che il 25 aprile sia divisivo, io allora dico di sì. È divisivo perché, allora, c’era qualcuno che sognava un’Italia diversa, in cui le diversità rappresentassero una ricchezza e non dovesse...

25 APRILE, l’orazione della dottoressa Claudia Bergia – TESTO INTEGRALE

Discorso integrale della dottoressa Claudia Bergia, Mondovì 25 Aprile 2024 - FOTO E RESOCONTO: CLICCA QUI  Care amiche e cari amici, buon 25 Aprile. È per me un grande privilegio rivolgermi a voi in occasione della Festa...

Lunghe code in autostrada tra Ceva e Millesimo

Lunghe code in autostrada nella mattina odierna del 25 aprile. A causa dei lavori e del grande flusso verso il mare, dalle 8.40 di questa mattina l'Autostrada dei Fiori Spa ha segnalato una coda...

25 Aprile: «Non era, e non è, indifferente stare dalla parte della Libertà o...

25 Aprile, contro il fascismo. Quello di 80 anni fa: e quello di oggi. «Per insegnare a tutti, soprattutto ai giovani, cosa è il fascismo». "Cosa è", non  "cosa era". Il fascismo esiste ancora:...
gruppo figli genitori separati

Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati

Diamo voce ai nostri figli! A Mondovì un Gruppo di ascolto e confronto dedicato ai figli dei genitori separati Lo studio “La Giraffa - Professionisti per la gestione del conflitto”, nell’ambito delle iniziative avviate, propone...