Ci sono persone che praticano un mestiere, e persone che lo inventano. E Rinaldo Muratore era uno della seconda specie: pioniere delle agenzie immobiliari a Mondovì, era uomo d’altri tempi. Proprio perché nato e cresciuto in quegli “altri tempi”, quando il mondo era diverso. Un mondo che lui aveva in parte contribuito a creare. In città, ma in tutto il Monregalese, era impossibile non sapere chi fosse: il nome e il logo della sua azienda, la “RM” rossa e nera, erano fra i marchi più noti e presenti. Un monregalese, uno di qui. Se ne è andato la sera di lunedì 22 febbraio, all’Ospedale di Cuneo dove era ricoverato da poco.
Aveva 77 anni: dal paesino di Scagnello, dove era nato assieme ai fratelli Guido, Bruno e Giancarlo, è divenuto uno dei più noti immobiliaristi della Granda. Aveva anche un’agenzia in Liguria, ad Alassio. Grand’Ufficiale della Repubblica italiana, a Mondovì era anche noto per il suo impegno decennale nella pallapugno: Rinaldo fu giocatore, sponsor, dirigente, presidente del Comitato regionale, instancabile organizzatore di eventi e tornei. Era l’anima e la memoria storica del balon a Mondovì. La notizia della sua scomparsa ha gettato cordoglio su tutta la città. Lascia la moglie Silvia e i tre figli Fabrizio, Meri e Marina.
La sua avventura nacque a Ceva dove, nel 1969, fondò la sua propria agenzia. Nel 1971 aprì gli uffici di Mondovì, oggi in mano al figlio Fabrizio. Così Rinaldo Muratore, poco più che trentenne, iniziò la sua carriera in un settore – quello degli intermediari immobiliari – che all’epoca, qua, praticamente non esisteva. «Erano davvero altri tempi – ci racconta, commosso, l’amico e collega Armando Camperi –. Io iniziai in questo settore proprio sotto la sua guida. A Rinaldo devo tutto quello che ho imparato in quegli anni, è stato il mio maestro. Ha inventato questa attività dando una forma organica a quello che prima non era un vero e proprio mestiere, funzionava col passaparola. Ed era un mondo diverso da quello di oggi: negli anni ’70 e ’80 il mercato immobiliare andava a gonfie vele, c’era il boom della crescita e del commercio, Mondovì era una città al top. Anche il nostro lavoro era diverso: più rispettato, meno aggressivo. Serberò per sempre un grandissimo ricordo di Rinaldo». Nel ’75 aprì l’agenzia a Cuneo, nell’89 ad Alassio. Capì la connessione fra settore immobiliare e settore finanziario e, dopo aver fondato una sua società finanziaria, nel 1993 diede vita alla sua Borsa immobiliare privata (la prima in Italia).
Venne nominato Cavaliere, Commendatore e infine Grand’Ufficiale della Repubblica italiana. E per il suo grande impegno sportivo (di cui raccontiamo in un articolo a parte, ndr) ricevette anche un encomio dal presidente della Repubblica. Fu pure parte dell’organizzazione del Carlevè. Una figura che oggi è quasi impossibile che rinasca: un imprenditore del territorio, che è sempre rimasto qua e che ha messo tanto del suo impegno e della sua passione in settori come lo sport, la società, gli eventi. Roba d’altri tempi, per uomini d’altri tempi. I funerali verranno celebrati giovedì 25 febbraio alle 14.30 nella chiesa del Sacro Cuore a Mondovì Altipiano (rosario mercoledì alle 18 nella camera mortuaria dell’Ospedale Carle di Cuneo e mercoledì alle 20 nella chiesa del Sacro Cuore), poi la salma verrà portata al cimitero di Scagnello.