Erano cinque i bancari denunciati per lo stesso reato, concorso in usura, ma uno di loro, Gerardo Logrippo, direttore della filiale doglianese della Bre, è stato assolto. I restanti quattro da martedì sono imputati nello stesso processo dopo che il Tribunale ha riunito le tre cause penali che li riguardavano. A denunciarli è stato l’imprenditore fallito Ezio Peirone, di Dogliani. Sono A.C e R.T., già rispettivamente direttore e funzionario della filiale di Dogliani della banca San Paolo Imi (denunciati dalla Guardia di Finanza in un’operazione resa pubblica nel 2013) , E.O. della filiale doglianese della Banca Alpi Marittime e G.T. ex direttore della Popolare di Novara. La Procura di Cuneo ritiene che fossero “consapevoli” che Peirone stesse subendo ricatti da due usurai (entrambi condannati per usura dal Tribunale di Alessandria) e, nonostante ciò, gli permisero di pagare i debiti usurari con assegni, applicando a loro volta, sui prestiti, tassi di interesse al di sopra delle soglie consentite. Si tratterebbe di 70 mila euro, che, in due anni, sarebbero diventati oltre un milione. Oggi non sono ancora state fissate le date del giudizio, risultato della riunione di tre procedimenti distinti ma è stata formalizzata la costituzione di parte civile delle procedure fallimentari legate alle società di Peirone, “La Sfinge sas”, “Villa Santa Teresa sas” e il ristorante “Rossella”. Le banche sono state chiamate in causa come responsabili civili.
Bancari a processo per usura ai danni di un imprenditore di Dogliani
Erano cinque i bancari denunciati per lo stesso reato, concorso in usura, ma uno è stato assolto.