Forse non ci sono parole per spiegare quanto la solidarietà sia valore diffuso a Farigliano. Forse è meglio lasciare spazio alle azioni, concrete, che danno meglio il senso di quello che è successo in un normale sabato pomeriggio di metà febbraio. In realtà, questo sabato di “normale” ha avuto ben poco, considerando quanto un’iniziativa nata dall’impegno e dalla freschezza dei giovani che frequentano le parrocchie dell’Unità pastorale di Dogliani e Benevagienna (coordinata da don Giancarlo Canova) abbia saputo conquistare e coinvolgere i fariglianesi.
Tra le iniziative della “Quaresima di fraternità”, infatti, c’è anche il progetto “Ora et labora”, che ha visto appunto protagonisti i giovanissimi in un momento coinvolgente per la raccolta di alimenti da destinare alle famiglie in difficoltà. Un sorta di “porta a porta” benefico, tramite il quale una quarantina di ragazzi delle parrocchie di Farigliano, Dogliani, Belvedere Langhe, Murazzano, Marsaglia, Lequio Tanaro, Trinità, Bene Vagienna e Sant’Albano Stura, divisi in sette squadre, hanno letteralmente “battuto” zona per zona l’intero paese, entrando in ogni casa per portare la loro voglia di “fare del bene”. Obiettivo: raccogliere cibo per rendere i pasti delle persone in difficoltà più dignitosi.
E il risultato è stato incredibile: oltre 10 quintali di generi alimentari raccolti. Accompagnati dai volontari Alpini, che hanno messo a disposizione i loro mezzi, i giovani hanno poi allestito un centro raccolta in Parrocchia, dove, sotto la supervisione di Elisa Revelli, i generi sono stati suddivisi, smistati e inscatolati. Due le destinazioni: in parte verranno consegnati a famiglie in difficoltà della zona, in parte devoluti alla “Cittadella della carità” della Caritas monregalese. Al termine, intenso momento di confronto e condivisione nella sede de “L’Aquilone”, dove i ragazzi hanno scoperto l’attività dell’Associazione e ricevuto in omaggio un anello di legno simbolo di chi è pronto a “darsi per gli altri”.
«Credo sia stato un esempio della grande generosità dei fariglianesi – spiega il vicesindaco Ivano Airaldi, che ha seguito l’iniziativa per tutta la giornata –. Un grazie di cuore a tutti, perché un risultato del genere conferma quanto di buono ci sia in questo paese». «Ancora una volta non posso che dirmi orgoglioso dei miei concittadini – aggiunge il sindaco Spinardi –. Quando i fariglianesi sono chiamati alla solidarietà sanno sempre rispondere “presenti”!».