È un progetto atteso da tempo, in un incrocio francamente molto brutto: quello lungo la provinciale a Pogliola, fra la sp 564, la strada che porta a San Grato e quella che torna verso San Biagio. Al posto di quella “X” sbilenca sorgerà una rotonda.
Maxi rotatoria
Si tratterà di una rotatoria del raggio esterno di 25 metri (e interno di 16 m), con un conseguente allargamento della sede stradale attuale a partire già dal “curvone” dove sorge la “Prime recuperi” fino all’incrocio del Molino, per un tratto lungo circa 1,7 km. L’attuale sezione stradale non è adatta al traffico: quella nuova passerà dagli attuali 6,7-9 metri (sezione variabile da chilometro a chilometro) a 10,50 metri, comprensivi di due banchine laterali da 1,5 metri e due cigli erbosi da 0,75 metri.
Il ruolo della Provincia
Sono già stati piantati i “paletti” che delimitano una parte dell’area. «Quel bivio è caratterizzato da molti incidenti stradali che coinvolgono mezzi pesanti provenienti in particolare dalle cave di Villanova – spiega Rocco Pulitanò, consigliere provinciale –, oltreché da un’irregolarità geometrica che crea problemi al traffico. I lavori sono stati affidati, dopo procedura d’appalto, all’impresa Coedil srl di Moiola. In questi giorni è già stato effettuato il tracciamento della rotatoria, preparatorio all’effettivo avvio dei lavori, previsto a breve». Per questi progetti sono stati stanziati 947.276 euro: esito dell’importante intesa istituzionale siglata nei giorni scorsi tra Regione Piemonte e Provincia di Cuneo. «Un intervento di estrema importanza sotto il profilo della sicurezza stradale – continua Pulitanò – e sotto il profilo dell’impegno della Provincia. Qualche mese fa il sopralluogo, organizzato con l’immancabile supporto dei tecnici, assieme all’allora viceministro Costa ed all’assessore regionale Balocco: proprio in quell’occasione attivammo le procedure per addivenire al risultato odierno. Una testimonianza, se ancora ve ne fosse bisogno, di quanto l’Ente Provincia sia fondamentale per risolvere situazioni come queste: stiamo lavorando per permettere agli utenti che ogni giorno percorrono le strade provinciali di farlo in sicurezza. E lo stiamo facendo non solo tra le mille “pastoie” burocratiche, ma anche nella cronica carenza di risorse».