(a.l.) – «L’acqua è un bene di tutti, prezioso e da valorizzare». Con queste parole, il sindaco di Farigliano, Mirco Spinardi, un anno fa inaugurava la "casetta dell’acqua", posta in piazza Vittorio Emanuele, nei locali ex-Api. E, a distanza di dodici mesi, i suoi concittadini sembrano aver compreso appieno le potenzialità di un erogatore automatico in centro paese. «I dati – spiega Spinardi – sono incoraggianti: ben 135 mila i litri d’acqua consumata, per un risparmio in termini economici di circa 20.000 euro, calcolando un prezzo medio a litro di acqua imbottigliata in contenitori di plastica di 0,15 euro/litro. E sono oltre 90 mila le bottiglie in PET da 1,5 litri non più utilizzate, con conseguente risparmio nello smaltimento dei rifiuti. Ecologicamente parlando, non abbiamo rilasciato in atmosfera 7.200 kg di anidride carbonica, 56 kg di monossido di carbonio, 77 kg di ossi di zolfo e 124 kg di idrocarburi. Un ulteriore risparmio di acqua (55 mila litri) deriva dal non averli utilizzati nel ciclo di produzione delle bottiglie in Pet». «Visti tutti i dati – continua il sindaco – estremamente soddisfacenti, ritengo che la "casetta dell’acqua", ad un anno dalla sua inaugurazione, sia stata una cosa buona, anche dal punto di vista sociale: le persone s’incontrano a prendere l’acqua e nell’attesa socializzano, chiacchierano, proprio come una volta, quando le massaie andavano alle fontane e ai lavatoi sparsi per il paese. È gratificante vedere il gruppetto di persone, che d’estate o d’inverno, nell’era dei Social network, si ferma a dialogare dal vivo, faccia a faccia. Quindi… ben venga la "casetta dell’acqua"».
Un anno di “casetta dell’acqua” a Farigliano
Il sindaco commenta i dati del distributore in piazza Vittorio: «Risparmio, meno inquinamento e occasione di socializzazione».