Ufficialmente la “Casa Albergo” di via della Repubblica a Ceva è chiusa dalla mattinata di sabato 2 aprile. Gli unici due ospiti ancora presentii nella struttura sono stati trasferiti - provvisoriamente - uno presso l’Istituto Derossi, l’altro, per alcuni giorni, presso l’Albergo Hotel “Sanremo” di San Bernardino. Motivazione della chiusura, con successivo trasferimento immediato degli ospiti, a seguito di una verifica, all’interno della struttura, da parte dei tecnici del Comune di Ceva e del gestore della “Casa Albergo”, la cooperativa “Cres”. La perizia ha confermato la non idoneità della centrale termica, per cui è stato necessario intervenire con sollecitudine per la sua messa in sicurezza. Il termine complessivo per portare a termine i lavori è stato stimato in 120 giorni. Al momento del trasferimento degli ospiti e della chiusura della struttura, è intervenuta Angela Michelis facente parte della Commissione comunale di controllo che, vista la situazione, ha chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine di Ceva.
«Ho voluto la presenza dei Carabinieri – ha spiegato Angela Michelis – per evitare che la situazione potesse degenerare e per tutelare i diritti, in primis, dei degenti che venivano evacuati e, poi, del personale che lavora ancora nella “Casa Albergo”. Cosa risulta preoccupante, a mio avviso, è la velocità con cui è stata chiusa la struttura con neanche 24 ore di preavviso, adducendo la pericolosità dell’impianto termico quando è rimasto in analoghe condizioni per due anni. Nella serata di mercoledì 6 aprile alle 17, si riunirà in Muncipio la Commissione comunale di controllo della “Casa Albergo” con l’Amministrazione per discutere la questione e per meglio riuscire a comprendere quale sarà il destino dei due degenti e delle due infermiere, la cui situazione lavorativa pare abbastanza critica. Situazione che pregiudica anche la continuazione del funzionamento della stessa “Casa Albergo”».
Nella foto di Sergio Rizzo, la “Casa Albergo” chiusa