Un paese sotto shock. La notizia delle dimissioni di Bruno Vallepiano, sindaco di Roburent finito sotto indagine, ha attraversato il paese della val Corsaglia come un uragano. Oggi non si parla d'altro: del passo indietro, delle indagini, delle conseguenze. Un caso che suscita curiosità, ma anche un "campanilistico" sentimento di vicinanza al primo cittadino, ormai dimissionario.
Molti riconoscono la bontà del suo gesto: «Quello di Vallepiano è un gesto corretto, il nostro sindaco (lo chiamano ancora "sindaco", non "ex sindaco", NDR) dimostra di voler fare chiarezza», ci dice un cittadino roburentese. C'è anche un utente Twitter che ha lanciato un "hashtag", #iostoconVallepiano: «I cittadini di Roburent - scrive sul social - manifestino pubblicamente la loro solidarietà a Vallepiano».
Qualche commento però va in senso opposto: «Se si è dimesso, forse è segno che l'indagine è davvero seria...».
Ma la preoccupazione è anche per le normali "questioni di paese": «Ora il Comune è praticamente bloccato: se abbiamo bisogno di una pratica burocratica, come facciamo?»
Un uragano. Non ci sono altri termini per descrivere l'impatto della vicenda sul paese. Il sindaco si è dimesso, il segretario è sollevato dall'incarico, l'Ufficio tecnico si ritrova senza personale in servizio. Vallepiano è indagato indagato per abuso d'ufficio, frode processuale, falso morale e ideologico e oggi sottoposto a obbligo di dimora. Il fascicolo della Procura di Cuneo è legato agli appalti per la gestione degli impianti sciistici. AI Consiglio comunale previsto per la sera di martedì 12 aprile, la maggioranza non si è presentata. C'erano invece i consiglieri di minoranza: il segretario Gervasi (che ha assunto l'incarico sostituendo la Fenoglio) ha letto le dichiarazioni del sindaco, prima di sciogliere la seduta.
La dichiarazione del sindaco: «Dopo una giornata di consultazioni coi miei legali e dopo tutte le valutazioni possibili vi comunico che pochi minuti fa ho rassegnato le dimissioni da sindaco. Mi piange il cuore ma devo farlo per potermi difendere al meglio. La giunta rimane in piedi per 20 giorni ed in questo periodo posso ritrattare».
Indagati anche la dottoressa Fenoglio, segretario comunale (che ha chiesto e ottenuto di essere sollevata dall'incarico) per false informazioni al PM, favoreggiamento, falsità materiale e ideologica in atto pubblico, il tecnico comunale Umberto Garelli (abuso d'ufficio, frode processuale, falso morale e ideologico, soppressione e occultamento di atti; l’ex vicesindaco Enzo Giusta (favoreggiamento, falsità materiale e ideologica) e la responsabile dell’Ufficio ragioneria Roberta Regis (falsità materiale).
Davanti al giudice, Vallepiano, Giusta e Garelli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’inchiesta che li coinvolge come indagati pesa, in termini di carte, sei faldoni pieni zeppi di documenti. La difesa ha chiesto l’acquisizione degli atti, prima di poter rispondere al giudice per l’interrogatorio di garanzia. L’inchiesta che li coinvolge come indagati pesa, in termini di carte, sei faldoni pieni zeppi di documenti. La difesa ha chiesto l’acquisizione degli atti, prima di poter rispondere al giudice per l’interrogatorio di garanzia. L’indagine parte dalla gara d’appalto del 2014 per la gestione degli impianti sciistici, affidati alla “Robur Coop”: la cooperativa in cui lavora Vallepiano. Ma in questi mesi il lavoro della Procura sarebbe andato molto oltre e riguarderebbe anche altri tipi di lavori.
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