«Ma si rendono conto che stiamo parlando di esseri umani?». Lo dice senza mezzi termini Diego Bottero, referente della nuova associazione "Mondovì nei nostri cuori" da poco nata in città. «Ne parlano come se si stessero riferendo a spazzatura o a materiale tossico...».La presa di posizione, nettissima, arriva dopo le discussioni nate in città a seguito della notizia dell'arrivo di 24 richiedenti asilo. Un progetto di accoglienza gestito da una cooperativa che fa parte della Valdocco e che li alloggerebbe in un immobile in via Garelli, non lontano dal centro storico della città, comprato di recente (appena qualche mese fa) e che in precedenza era proprietà delle suore francescane di Mondovì.«Una notizia tutta da approfondire – premette Bottero –, visto che le informazioni sono scarse e nemmeno la Caritas ne era stata informata . L'aspetto singolare però sta nelle dichiarazioni che ho letto, anche da parte del numero uno di Ascom-Confcommercio: "Cercheremo di evitare che l'accoglienza avvenga a ridosso del centro commerciale". Siamo rimasti sconcertati da tale affermazione. La Confcommercio sta parlando di spazzatura? Di raccolta differenziata? Di materiale tossico? E' incredibile che si possa affermare che esseri umani debbano essere tenuti lontani dal salotto della città e che tale idea singolare sia presentata non da avventori di un bar, ma da un responsabile di un'associazione di categoria. Non vogliamo credere che questa sia la posizione di tutti i commercianti. Invitiamo il responsabile di Confcommercio, nel suo tempo libero, a leggersi qualche pubblicazione di don Lorenzo Milani onde ampliare, se possibile, i suoi orizzonti».
Profughi, intervento di “Mondovì nei nostri cuori”: «Incredibile affermare che vadano tenuti lontani dal salotto della città»
«Ma si rendono conto che stiamo parlando di esseri umani?».