È una specie di ultima chiamata al dialogo quella contenuta nella lettera indirizzata dal coordinatore delegato dei 17 Comuni valbormidesi, Pier Giorgio Giacchino, controfirmata dai sindaci, al presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, on. Alessandro Bratti.
Scrivono i Comuni di Bergolo, Camerana, Castelletto Uzzone, Castino, Cortemilia, Gorzegno, Gottasecca, Levice, Mombarcaro, Monesiglio, Niella Belbo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Prunetto, Saliceto, San Benedetto Belbo e Torre Bormida, cui si sono aggiunti Vesime, Cessole, Loazzolo, Bubbio, Monastero Bormida e Sessame, provincia di Asti: «I sindaci di prossimità all’area ex-Acna di Cengio si rivolgono a codesta Commissione per rappresentare grande preoccupazione e urgenza di conferire in merito». La lettera prosegue rimarcando come la questione sia una ferita «tutt’ora aperta e sanguinante per la centenaria compromissione del territorio e dell’ambiente, per i gravissimi danni biologici indotti alle persone (le patologie tumorali tipiche da esposizione alle ammine aromatiche sono riconosciute nella legge 350/2003), per la quantità di scorie chimiche di immane tossicità, ammassate senza alcuna procedura autorizzativa convenzionale». A questo punto della missiva, si introduce una nota polemica: «Tuttavia nell’audizione esperita in sede di Commissione il 1º aprile 2015, la proprietà ha esposto il sito in questione come fiore all’occhiello in tema di bonifiche, in parte minimizzando, in parte eludendo le situazioni gravi e inquietanti che preoccupano i sindaci scriventi». Secondo gli autori della lettera invece, l’ex-Acna rappresenta un sito denso di incognite e costi che Eni deve “sorvegliare” per almeno un migliaio di anni e non «liberarsene, come già tentato, mentre il territorio sta indagando con una nuova indagine epidemiologica la recrudescenza delle patologie sopra richiamate». In conclusione: «I sindaci scriventi chiedono formalmente di essere auditi, anche in ristretta delegazione, auspicabilmente in contraddittorio con i responsabili di ENI-Syndial, per trasmettere conoscenze dissonanti ed inedite sul sito ex Acna». Quindi una partita che richiama alla mente il duro confronto degli anni ‘90, anche per il secco commento di Giacchino: «Vedo Cengio inspiegabilmente defilato rispetto alle iniziative della Valle, questo va chiarito perché non va bene per niente».