Si terrà venerdì 20 maggio, presso l’Aula Magna dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra), alle ore 14, il corso di formazione per giornalisti “L’informazione e la comunicazione nella progettualità solidale”, organizzato dall’ODG del Piemonte e dalla “Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo” (AMSES), Onlus, che opera da moltissimi anni a Capo Verde.
Dopo i saluti delle autorità e del rettore dell’Università, prof. Pier Carlo Grimaldi, seguiranno gli interventi dei relatori, presentati da Francesca Milanesio. Sono: Raffaele Sasso, presidente del Collegio Revisori dei Conti Odg Piemonte (Deontologia ed etica giornalistica in una corretta informazione agro-alimentare); Padre Ottavio Fasano, Padre Cappuccino. Promotore di progetti culturali ed alimentari tra cui “una vigna in zona tropicale” a Capo Verde (Progetti, impresa e solidarietà a Capo Verde); Rinaldo Rava, Slow Food, Referente progetto “Arca del Gusto” (L’Arca del Gusto: prodotti appartenenti alla Cultura, alla Storia e alle Tradizioni del Pianeta Terra).
Dopo un breve pausa caffè, seguiranno gli altri interventi di: Tarcisio Mazzeo, Giornalista di Arenzano (Genova), Responsabile Redazione RAI della Liguria-Genova (Come promuovere i progetti realizzati: reportage dalla Terra d’Africa); Francesco Anastasi, gastronomo, dell’Ufficio Presidenza dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e responsabile del progetto “10 mila orti in Africa” (Esperienza di gastronomo a Capo Verde) e Guido Botto, presidente dell’Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo, Fossano (Comunicare per poter …fare)
Padre Ottavio, creatore dell’Associazione, nato a Racconigi nel 1936, è un frate cappuccino, da oltre 50 anni nella terra di Capo Verde. La sua vita è stata interamente dedicata ai bisognosi, a partire dai fanciulli e dalle giovani mamme capoverdiane a cui viene offerta la possibilità di cambiare vita grazie ad un programma di sostegno presso la casa di accoglienza Manuela Irgher.
Povertà, mancanza di lavoro, disagio sociale, sofferenza familiare segnano profondamente e regolano la vita di migliaia di persone raggruppate essenzialmente nei centri abitati e nelle aree limitrofe e nelle campagne dell’arcipelago, privo, fino a pochi anni fa di significativi servizi pubblici di carattere sociale e sanitario. Nel 60% dei casi, le famiglie sono costituite da donne sole con quattro, cinque, sei figli avuti da uomini diversi, donne che ogni mattina alle prime luci, già si muovono alla ricerca e raccolta di sabbia, pietre, legname da vendere o si dedicano a piccoli commerci, ai margini delle strade per garantire la sopravvivenza dei propri figli.
Le isole che formano l’arcipelago di Capo Verde, non rappresentano solo povertà e problemi, ma piuttosto un luogo meraviglioso, che la natura ha dotato di innumerevoli ricchezze geologiche e di una bellezza commovente.
Nel 1832, approdando a Capo Verde, Charles Darwin diede ragione a chi prima di lui si era accostato a queste isole che di verde avevano davvero poco o nulla a dispetto del nome con cui furono battezzate. Egli quindi affermò, bontà sua: "sì, sono sterili e inospitali" ma "ogni tipo di vegetazione rovinerebbe la grandiosità dei paesaggi". Mancavano quasi del tutto piante ad alto fusto, tuttavia, in alcuni periodi dell'anno, una piccola vegetazione colorata ed incredibilmente ammaliante, compariva con le piogge e scompariva con l'avanzare della siccità, in una sua danza magica. Proprio in questa cornice nasce e cresce l’importante lavoro dell’associazione missionaria: una vigna tra il tropico del cancro e l’equatore, per di più alle pendici di un vulcano molto attivo ed una cantina per trasformare le uve in ottimo vino, che danno lavoro a numerosi capoverdiani, e i cui proventi vengono destinati per il sostentamento di tutti i progetti collaterali, primo fra tutti quello relativo all’educazione infantile. Sull’isola di Fogo, grazie ad un bel progetto dell’AMSES, sono nate le Case del Sole, una struttura ricettiva per un turismo sostenibile, dotata di confort e di piscina, immersa in un silenzio pieno di pace, con una magnifica vista sull’oceano, dove ritrovare una dimensione molto umana del viaggio e per vivere veramente Capo Verde.
La giornata dedicata a Capo Verde e all’informazione della progettualità solidale terminerà con una degustazione dei vini della Vinha de Maria Chaves. Per ulteriori informazioni: www.amses.it o pagina Facebook Amses- Onlus
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