Con giugno arriva la musica all’aperto: sono parecchi, piccoli e grandi, gli avvenimenti che riempiranno di musica il Piemonte. Tracciamo una cartina dei principali appuntamenti. Nel capoluogo sabaudo da giugno a agosto gli eventi principali saranno le due rassegne della cintura torinese che si confermano, chi da una decina d’anni (GruVillage), chi da meno (Flowers festival), come occasioni per tutte le taglie: ampio lo spettro di Grugliasco (da Fabri Fibra a Pat Metheny passando per Franco Battiato, Jack Savoretti e De Gregori); alla Certosa di Collegno si scommette sul nuovo progetto di Antony Hegarty, sulla nuova elettronica di Gramatik, sugli anni ‘90 dei Pixies e il ritorno di Capossela. Il centro invece rivivrà la fortunata esperienza del ToDays Festival: i francesi M83 (apprezzati nella colonna sonora di Suburra), il regista John Carpenter nella veste di compositore, la chicca dei Brian Jonestown Massacre e due riscoperte come The Jesus and Mary Chain e Soulwax.
In provincia ci si sollazza alla ricerca del fresco: in poco più di due settimane ci si ritrova nel Canavese, sulle sponde del lago Sirio e lungo la Dora, per l’A Night Like This (the Temper Trap) e l’Apolide (la sorpresa 2015, Calcutta). Nel Cuneese invece ritornerà la preziosa avventura di Campeggio Resistente (raccolta fondi, mercoledì 1 giugno), vedrà la rinascita di Balla Coi Cinghiali (torna al Forte Albertino il format di Bardineto), mentre da scoprire le sorti del Vinai Fest (sui social ultima news al 20 aprile: la condivisione della news di Occit’amo su Ian Anderson dei Jethro Tull). Da capire anche le potenzialità che svilupperanno nel 2016 due manifestazioni come Nuvolari Libera Tribù e Mondovisioni: la prima, in pista da 20 anni, si dovrà distinguere dalle programmazioni (più locali) de Le Basse e ExCO con vecchi cavalli di battaglia (Mau Mau, Modena City Ramblers), novità del panorama italiano (Motta) o mostri sacri di scene “nobili” decadute (la jungle degli Asian Dub Foundation nella sonorizzazione de La Haine); la rassegna di Mondovì propone un pezzo di storia della musica cantautorale italiana (Vecchioni e Paoli), si muoverà in uno scenario diverso rispetto all’esperienza 2015.
Diverso quanto accade tra Langa e Roero: Collisioni con questa edizione si presenta come il festival assolutamente più rappresentativo dell’intrattenimento musicale in Italia oggi; esistono poi rassegne minori interessanti (vedi Roero Mon Amour e Tanaro Libera Tutti), un tris di serate ormai fisse a luglio alla Zizzola di Bra (Il Teatro degli Orrori), e l’ormai più che consolidato Monfortinjazz che per i suoi 40 anni di storia offre un parterre di “amici” (da Stefano Bollani a Ludovico Einaudi passando per Fresu fino al commiato di Paolo Conte) e le voci di Ute Lemper e di Gregory Porter.
Un’estate di live all’aperto
Festival estivi: la cartina del Piemonte