Erano specializzati in furti nelle stazioni di sci a cavallo di Piemonte e valle d’Aosta, non disdegnando di colpire ogni qual volta potevano raccogliere un adeguato bottino in abitazioni e negozi di vario genere. Sono i componenti di una banda di albanesi che i carabinieri di Borgo San Dalmazzo e Cuneo hanno identificato, arrestandone 14 della ventina di componenti, nel corso di indagini avviate lo scorso anno e conclusosi nei giorni scorsi.
L’operazione è stata denominata “Alba Bianca” in quanto la banda dopo aver eseguito sopralluoghi ed attente verifiche preliminari nei pressi degli obiettivi da colpire, passava poi all’azione alle prime luci dell’alba, in particolare per rubare gli incassi degli impianti di risalita di note stazioni sciistiche (Limone Piemonte, Frabosa Sky, Pila, Saint Vincent, Chatillon, Cogne, Monte Rosa Sky, Gressoney, Brusson). Durante il giorno, fingendosi sciatori, quantificavano il volume d’affari dei gestori della stazione sciistica da colpire poi, di notte, passavano all’azione introducendosi all’interno e tagliando la cassaforte per poi fuggire con l’incasso. Spesso dopo i colpi si impossessavano delle auto delle vittime, parcheggiate nei presi.
In totale sono stati arrestati 14 albanesi, di età compresa tra i 19 ed i 37 anni, gran parte dei quali abitanti a Torino e provincia, accusati a vario titolo dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine, detenzione illegali di armi ed anche reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nei confronti di 8 degli arrestati è stata notificata dai carabinieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cuneo su richiesta del magistrato inquirente che ha coordinato le indagini, il sostituto procuratore, Maurizio Picozzi, mentre nei confronti di altri sei è stato eseguito un provvedimento di “fermo di indiziato” di delitto emesso dallo stesso Pm.
Sono una sessantina gli episodi delittuosi (una rapina nell’abitazione di un imprenditore a Demonte ed altri furti in abitazioni e ville, attività commerciali e sciistiche delle province di Cuneo, Torino, Aosta ed Imperia) ricondotti, grazie alle indagini dei carabinieri svolte da novembre 2015 ad aprile 2016. Dalle indagini scolte con intercettazioni telefoniche e prolungati pedinamenti e servizi di osservazione in varie località del Nord Ovest, è anche emerso due degli arrestati gestivano un giro di giovani prostitute romene, accompagnandole in strada, nel quartiere del Lingotto di Torino.
Quattro degli albanesi destinatari di provvedimento d’arresto nera sfuggiti alla cattura sabato 18 giugno scorso quando è scattato il blitz a cui hanno preso parte 80 carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo ma, nei giorni scorsi, i militari li hanno arrestati mentre, uno tentava di rientrare nel paese d’origine imbarcandosi dal porto di Brindisi e l’altro mentre era spasso per Torino.
Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato buona parte della refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari, fra cui nove auto di grossa cilindrata, tutte rubate nel corso di altrettanti furti in abitazioni, del valore di oltre 260mila euro; nove orologi di noti marchi internazionali, vari preziosi e monili in oro del valore di 20mila euro; computer, telefoni satellitari, Iphone ed altre apparecchiature elettroniche rubate del valore di diecimila euro, oltre a un fucile da caccia rubato in un furto in abitazione compiuto a None (Torino) nell’ottobre dello scorso anno. Tra gli arrestati, un 31enne di Carrù.