Come anticipato la scorsa settimana, torna ad aprirsi nel week-end il sipario sul festival di teatro classico delle “Ferie di Augusto” a Bene Vagienna. Presentata la scorsa settimana, la kermesse 2016 dedicata agli attori professionisti vedrà esibirsi nella splendida cornice del cortile di Casa Ravera i bravissimi giovani di Torino Spettacoli, in tre rappresentazioni per sei repliche, diluite tra l’8 e il 24 luglio.
Garanzia di competenza e di professionalità, sarà ancora una volta la presenza al festival di Girolamo Angione, direttore artistico della manifestazione, grande conoscitore ed appassionato di teatro classico. «L’organizzazione del festival di quest’anno è un atto di amore per Bene Vagienna, che si rinnova ormai da 11 edizioni – aveva commentato lo stesso Angione, durante la conferenza di presentazione delle “Ferie” –. Il teatro classico non attira il “grande pubblico”, ma la kermesse benese negli anni si è ritagliata un ruolo di primo piano in questo settore, tanto che la passata edizione è stata una delle più partecipate. Non nego che sia stato difficile rinunciare al teatro della Roncaglia, ma proprio per non abbassare il livello tecnico e culturale degli spettacoli abbiamo preferito “risparmiare” risorse nella gestione della location e optare per la comunque bellissima Casa Ravera». Già, la scelta del cambio di location, dal teatro romano del sito archeologico appunto a Casa Ravera, in centro paese, è stata infatti proprio dettata dalla necessità di diminuire i costi senza penalizzare il livello artistico e culturale raggiunto dal festival negli anni.
Il programma è ormai noto e nel week-end in arrivo si potrà assistere a “Processo a un seduttore”, venerdì 8 e sabato 9 luglio alle ore 21,15. Si tratta di uno spettacolo scritto e diretto da Piero Nuti, tratto dal “Pro Caelio” di Cicerone e prodotto appunto dalla Compagnia Torino Spettacoli. Amori e intrighi sulle rive del Tevere e la difesa di un seduttore da parte del più geniale avvocato e oratore politico del mondo romano. L’idea di proporre i grandi processi e le grandi orazioni dell’antichità nacque all’inizio degli anni ’50, a Genova, grazie al felice incontro tra il prof. Francesco Della Corte e un gruppo di universitari amanti del teatro, tra cui Vito Molinari e Piero Nuti che li presentarono con enorme successo. I fatti raccontati sono antichissimi, ma lo spirito in essi contenuto e le parole con cui sono comunicati toccano direttamente la sensibilità contemporanea. Proseguendo nella preziosa opera divulgativa del patrimonio antico, l’attore e regista Piero Nuti ci guida alla scoperta di Cicerone e della sua difesa di Marco Celio Rufo, suo allievo ed amico, da una serie di pesanti accuse. Insieme alla trattazione giuridica del fatto, troviamo lo strumento comico, con larghissimo uso dell’ironia, insieme al ridicolo nei fatti e nei detti. Una “prima” assolutamente da non perdere.