Contro l’attuale maggioranza, per coerenza e con coraggio. È la risposta del PD di Mondovì, a chi in questi giorni – dopo la presenza di Renzi – ha fatto notare l’incongruenza locale: quella di una città in cui il premier arriva sotto invito del ministro Costa per inaugurare la scuola contestata dai “suoi”.
Dopo giorni, il PD rompe il silenzio con un comunicato arrivato domenica sera. E spiega che la sua non è contraddizione, ma coerenza con quanto fatto sino a oggi in contrapposizione all’attuale amministrazione locale. Riceviamo e pubblichiamo il loro comunicato:
«In vista della scadenza elettorale del 2017 è nostra intenzione esprimere, in modo chiaro e trasparente, alcuni essenziali requisiti del progetto politico-amministrativo che proporremo in una prossima assemblea ai nostri iscritti e, soprattutto, a tutti i cittadini monregalesi.
Come già più volte affermato in varie sedi – istituzionali ed informali, oltre che in precedenti dichiarazioni a organi di stampa – riteniamo che un nuovo percorso politico per Mondovì non possa prescindere dalla proposta di alternanza nei confronti di quelle forze (o anche parti di esse) che governano la nostra Città sin dal 1998. Vogliamo costituire lo schieramento più ampio possibile, fondato su precisi impegni e su candidature autorevoli, con il principale requisito della discontinuità, visibile e non solo di facciata, rispetto alle ultime amministrazioni che hanno guidato Mondovì. Ciò, va detto con assoluta chiarezza, non dipende da atteggiamenti di estremismo politico o di animosità personale. Esprimiamo rispetto – e spesso ciò ci è stato da più parti riconosciuto – per coloro che sono stati, per tanti anni, nostri avversari. È, però, sotto gli occhi di tutti che molte delle scelte operate in passato (anche recentissimo) dalla maggioranza di governo di Mondovì sono state e sono da noi apertamente contestate. Perciò consideriamo illogico e incoerente costruire ora un’alleanza con chi quelle scelte ha fino ad oggi, e per decenni, condiviso.
Riteniamo essenziale, per una corretta gestione politico-amministrativa, che vi sia una chiara distinzione tra maggioranza e opposizione, per dare modo ai cittadini di scegliere tra proposte diverse, e sanzionare o confermare chi se ne è fatto portatore. In tutto ciò non vi è nulla di manicheo o di sprezzante, ma solo l’esigenza autenticamente democratica di assicurare un serio ed indispensabile confronto tra diverse proposte per la città. Questa prospettiva pare essere in contrasto con quanto profilatosi negli ultimi mesi. Altri gruppi ritengono infatti necessario, nella costruzione di una proposta definita ‘nuova’ per le prossime elezioni, l’apporto di forze e persone tuttora legate all’attuale amministrazione. Pur nel rispetto di tale orientamento, non lo condividiamo.
Pensiamo che Mondovì abbia necessità di un punto di riferimento per un’autonoma e credibile alternativa di governo. Per questo, da alcuni mesi, abbiamo intrapreso un percorso di confronto, dialogo e condivisione di punti programmatici, con molte persone – la maggior parte delle quali finora non impegnate in politica – che condividono con noi l’impegno per un reale cambiamento. Siamo convinti infatti che nessuna proposta politico-amministrativa per il 2017 possa prescindere dall’apporto appassionato di tutte le energie, le competenze e le esperienze migliori della nostra Città. Questo obiettivo lo riteniamo preferibile ad accordi precostituiti altrove e ad una semplice ‘fusione fredda’ tra gruppi eterogenei.
In conclusione, qualcuno potrebbe sorridere – e c’è chi già lo ha fatto – per una linea di pensiero che non ricalca appieno altre legittime scelte di alleanza del nostro partito, sia su scala nazionale che in alcuni territori periferici. Tuttavia, come forza di partito pienamente radicata nel nostro territorio, riteniamo che quella sopra, seppur brevemente tratteggiata, sia la migliore –e più coraggiosa – proposta politica per Mondovì, oggi. Sappiamo che tale orientamento è rispettato da tutti gli altri livelli del Partito Democratico, nazionale, regionale e provinciale».