Nato e cresciuto nel Monregalese, più precisamente a Pascomonti, l’ingegnere elettronico Ivo Bonello ormai dal 2005 lavora per la Thales Alenia Space Italia (Tasi), società specializzata nella realizzazione di componenti meccanici ed elettronici per le missioni spaziali. Ivo a marzo di quest’anno ha fatto parte della spedizione che dalla base russa di Baikonur in Kazakistan ha lanciato la sonda spaziale “ExoMars”, incaricata di portare l’Europa a “caccia di vita” su Marte. Terminata questa “prima fase” il suo lavoro non si è concluso, anzi, il monregalese ha continuato ad essere impegnato nella missione. Adesso, a poche settimane dal previsto arrivo su Marte di “ExoMars” (l’atterraggio dovrebbe avvenire il prossimo 19 ottobre), siamo tornati a parlare con Ivo, per capire come funzionano le operazioni in questa fase cruciale della missione.
Ivo, come procede il “viaggio” della sonda verso Marte?
Ad oggi sta andando tutto come previsto. Fino a pochi giorni fa ho lavorato sull’avionic test bench (ATB) di “ExoMars” per testare le manovre di avvicinamento al “pianeta rosso”. Il 16 ottobre la sonda “Schiapparelli”, cioè l’EDM (entry descent module), si separerà dal resto e inizierà la discesa per l’ammartaggio. Poco prima della separazione il TGO (trace gas orbiter) programmerà la sonda “Schiapparelli” con tutti i dati necessari per l’approdo su Marte. La sonda a questo punto andrà in ibernazione e si “risveglierà” giusto in tempo per pilotare le manovre di atterraggio su Marte, gestendo anche il paracadute.
Che tipo di lavoro attende adesso il team di Torino?
Da Torino continueremo a lavorare sul “banco dei test”. Il TGO impiegherà circa un anno per raggiungere l’orbita finale e si lavorerà quindi a tempo pieno allo studio dei gas dell’atmosfera marziana. I dati del ammartaggio verranno registrati e successivamente trasmessi a terra tramite altri due satelliti già in orbita, l’europea “Mars Express” e l’americana “Mars Reconnaissance Orbiter” (Mro).
ARTICOLO COMPLETO su L'Unione Monregalese del 5 ottobre 2016