Sono comparsi ieri sera, a Montezemolo e Roccavignale, alcuni striscioni contro l'arrivo dei profughi.
C’è apprensione a Montezemolo, all’estremo confine della provincia di Cuneo, con quella di Savona, dove nei prossimi giorni arriveranno 16 migranti, ospitati in tre alloggi che la Coop. “Casa Immacolata scs” la stessa che gestisce gli spazi di Ceva, dove ne sono alloggiati una cinquantina. Tenendo conto che altri 40 sono a Lesegno, 36 a Battifollo, 4 a Castelnuovo di Ceva, il totale sale a 146. «Nell’ambito dell’Unione dei Comuni – spiegano Alfredo Vizio, sindaco di Ceva, e Giancarlo Rossi, sindaco di Viola – che ha 12 mila abitanti, saremmo ad una percentuale del 12 per mille. Ben oltre quel 2,5 per mille che invece viene detto dal Governo».
Intanto martedì alle 18, si è svolta la seconda riunione di sindaci, sempre dell’Unione dei Comuni, per presentare una risposta unitaria alla Prefettura, stante la richiesta di ospitare altri migranti. «A Montezemolo – aggiunge il sindaco Giuseppe Taramazzo – saranno ospitati in tre case nella borgata Villa. E c’è preoccupazione: il paese ha 200 abitanti ed il Comune non ha alcuna possibilità di assisterli, visto che stiamo andando verso l’inverno, con tutte le conseguenze».
La Lega Nord protesta
In merito alla notizia di questi giorni sul prossimo arrivo a Montezemolo di 16 profughi che saranno ospitati in alcuni alloggi gestiti da una cooperativa torinese, la Lega Nord di Ceva ha parlato di una “ennesima forzatura”. «Non ne possiamo proprio più – commenta Giorgio Bove, segretario Lega Nord della Sezione di Ceva – di tale situazione! E’ a dir poco paradossale che vengano destinati 16 rifugiati in una frazione di appena 18 abitanti, quale quella di Villa». «Il ministro Alfano – continua Bove – aveva parlato di 2,5 clandestini ogni 1.000 abitanti: per un paese di 260 abitanti quale Montezemolo, conseguentemente, con l’arrivo di cui si parla, tali percentuali non verrebbero affatto rispettate. Invito conseguentemente il ministro Costa, appartenente alla medesima compagine del ministro dell’Interno, ad intervenire immediatamente».