Mattia Baudino, ventisettenne di Cuneo è stato condannato a 4 anni di carcere con il rito abbreviato per aver appiccato l'incendio che, il 15 maggio 2014 a Beinette, distrusse il capannone dell'azienda per cui lavorava, la Intesa sas di Beinette. Una ditta specializzata in vendita di termo sanitari e arredi bagno. Le fiamme si propagarono oltre, per 5000 metri quadrati.
La nube di fumo nero venne avvistata a oltre 10 chilometri di distanza, diciotto famiglie vennero evacuate. A generare il panico furono anche le esplosioni in sequenza di bombole di gas. Dal giorno dopo l’incendio l’area venne messa sotto sequestro dalla Procura di Cuneo e iniziarono le indagini da parte dei carabinieri coordinate dal sostituto procuratore Chiara Canepa. Lavorarono periti per identificare le cause dell’incendio e in poco tempo fu chiaro che qualcuno aveva appiccato il fuoco. I militari indagarono anche sui rapporti nell’azienda, fondata da Franco Spada, in cui lavoravano le due figlie e altri dipendenti. Il cerchio si è stretto attorno a Baudino. Secondo le accuse questi, che aveva con la Intesa un contratto di lavoro a tempo determinato aveva appena avuto la notizia che non ci sarebbe stato rinnovo.