Un ragazzo attivo, conosciuto e stimato a Ceva, dove era nato e cresciuto, e a Priero, dove si era trasferito da poco e viveva con la moglie Sabrina. Il corpo di Simone Bonino, 43 anni, è stato trovato semi carbonizzato la mattina di martedì 22 novembre davanti all’ingresso del cimitero di Ceva. La sua Hyundai era parcheggiata sul piazzale, distrutta dalle fiamme. Ancora non c'è certezza su cosa sia accaduto, tutte le ipotesi sono aperte.
Era un operaio della Edil-Mongia di Mombasiglio. A dare l'allarme, dopo le 6,30 del mattino, è stato un agente della Polizia Stradale di Ceva che ha notato l'auto in fiamme mentre si recava in caserma. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia: gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Cuneo, e infine il reparto scientifico. Le indagini sono in mano alla dottoressa Gabriella Viglione, procuratore aggiunto della Procura di Cuneo.
Le ipotesi vanno dal suicidio (i famigliari verranno ascoltati dagli inquirenti) a una terribile fatalità legata al rogo dell'automobile da cui il 43enne avrebbe provato a scappare.