A Mondovì la “movida” ha un difetto: la logistica. Per un giovane, magari minorenne, raggiungere un locale in cui passare una sera con gli amici vuol dire, nella migliore delle ipotesi, attraversare mezza città passando attraverso strade trafficate oppure zone buie considerate poco sicure. E comunque stiamo sempre parlando di una città distribuita su più livelli, ampia: non si può chiedere a un 16enne di spostarsi a piedi (o in biciletta) dall’Altipiano a Piazza alle 22 di sera. Domanda: perché il Comune non si dota di un servizio di navette dedicate ai giovani? Un “nightbus” che nelle sere dei weekend percorre tutta la città (magari in fasce specifiche: 20-22 e 00-02), fermandosi nelle principali piazze e nei pressi dei locali serali?
È la prima idea che arriva dal nostro progetto #attiVì, il gruppo di 20enni che da due settimane sta “lavorando” per sviscerare i temi legati al mondo giovanile a Mondovì. Il concetto è semplicissimo: un ragazzo sale sulla navetta nella fermata più vicino a casa sua e scende nei pressi del locale, pub o perché no cinema, in cui vuole andare. Il vantaggio sarebbe enorme: si eviterebbe di dover far muovere in auto i genitori o gli amici, le fermate sarebbero in luoghi ben illuminati e visibili (magari nei pressi delle telecamere già fissate). E consentirebbe una valida alternativa a chi, se ha bevuto un po’ di più, non vuole mettersi al volante per non rischiare incidenti.
Al momento a Mondovì c’è un solo locale, la discoteca “Sottaceto”, che è dotata di un servizio navette privato. Il Comune potrebbe organizzare un servizio simile per il centro urbano, con qualche fermata anche nei pressi delle frazioni? Magari facendo transitare la navetta anche davanti alla stazione ferroviaria, così da aggiungere un passaggio costante in un luogo considerato poco frequentabile la sera? I ragazzi, dicono, sarebbero anche disposti a pagare per un servizio così: tramite un normale biglietto come per il pullman o la funicolare, o tramite un abbonamento. Addirittura si potrebbe pensare a un percorso standard e a un “sovrapprezzo” kilometrico per chi chiede di essere portato vicino a casa. Magari includendo tappe specifiche in occasione di eventi serali particolari (come le serate di “Wake Up” a Mondovicino). Sarebbe più economico di un taxi, un servizio vero.
Cos’è il progetto #attiVì
Uno spazio che L’Unione riserva alle idee dei 20enni monregalesi. Un gruppo di ragazze e ragazzi è al lavoro: le loro idee, proposte, lamentele, allarmi o suggerimenti diventeranno spunti per la nostra rubrica. A ogni puntata, un tema – fino alle prossime elezioni comunali. Loro ci mettono la voce, vediamo se i candidati ci mettono le orecchie.