Fermatevi un attimo e riflettete. Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Gino Paoli, Dario Vergassola: quanti, fra questi nomi, dicono qualcosa a un 20enne? Erano gli ospiti principali annunciati nell’ultima edizione di “Aspettando Collisioni” a Mondovì. Un evento che ha lasciato un po’ di amaro in bocca alla città. Questa settimana tocchiamo un tasto “delicato”: pazienza.
Nel 2017 “Aspettando Collisioni” si dovrà fare, o comunque dovrebbe, con la terza edizione di un evento legato al “Premio Fracchia”. Sempre con incontri e magari spettacoli musicali. Allora la domanda è: ma qualcuno ha pensato di chiedere ai giovani (che hanno quasi disertato la passata edizione) cosa vorrebbero da questo evento?
Il gruppo #attiVì, questa settimana, vi dà qualche risposta.
Ospiti: nomi più giovanili
La prima osservazione riguarda il palinsesto. Lo scorso anno, tutto era concentrato nelle conferenze culturali, con i soli due concerti di Paoli (poi annullato) e Vecchioni. Il punto non sta solo nel trovare un concerto: va benissimo la conferenza, ma invitando nomi diversi. Se oltre ai Pozzetto & Villaggio si chiamassero nomi come Nikki, Cattelan o Geppy Cucciari, magari i ragazzi farebbero la fila. I 20enni non snobbano il mondo dell’attualità: solo che non si fermano a scrittori di romanzi storici e fotoreporter, ma vorrebbero del web come Zerocalcare o gli Slimdogs? Altra idea: se il “big” della musica non è ingaggiabile per un concerto (per ovvie questioni di budget), perché non invitare comunque JAx o Fedez per un incontro-conferenza? Loro la vedono così.
La location e i biglietti
Praticamente tutti, fra i nostri ragazzi/e, concordano su un punto: per questo tipo di eventi, la gratuità non è un incentivo. Conta il palinsesto. L’evento 2015 (a pagamento) ha dimostrato che il pubblico c’è, ma la location tagliava fuori il centro storico. Nel 2016, il problema era esattamente l’opposto. La proposta dei ragazzi: perché non fare entrambe le cose? Il pala-incontri in centro, gratuito, nel pomeriggio, e il concerto serale a pagamento con un nome di richiamo, nell’area chiusa. Ripetiamo: sono loro stessi a dire che pagherebbero.
Il centro da sfruttare, con i suoi bar
“Peccati di Gola” ha dimostrato che birra e street food riempiono le strade senza fatica, persino nel mese novembre. Durante “Aspettando Collisioni”, invece, il centro era completamente spoglio. Se la formula delle bancarelle e stand (tipo “Peccati di Gola”) è troppo onerosa e complessa da replicare perché non coinvolgere gli esercizi del centro storico? L’idea dei ragazzi: un pacchetto-aperitivo o cena, con possibilità di legarlo al biglietto del concerto serale. Già ci immaginiamo l’obiezione: «Ma come facciamo a far accettare la cosa ai commercianti, a farli mettere d’accordo su una cosa del genere?». Tanto per cominciare, provate a spiegargli che queste sono le proposte dei loro clienti.
Cos’è il progetto #attiVì
Uno spazio che L’Unione riserva alle idee dei 20enni monregalesi. Un gruppo di ragazze e ragazzi è al lavoro: le loro idee, proposte, lamentele, allarmi o suggerimenti diventeranno spunti per la nostra rubrica. A ogni puntata, un tema – fino alle prossime elezioni comunali. Loro ci mettono la voce, vediamo se i candidati ci mettono le orecchie.