Bocconi per cane con schegge di vetro a Sant’Anna: la denuncia arriva dopo il “caos” su facebook

L'allarme parte da facebook, poi arriva la denuncia.

L’allarme parte dalla rete: «Hanno trovato a S. Anna Avagnina della carne macinata con dentro dei pezzi di vetro». Arriva da un post social, pubblicato dall’account di un educatore canino, rimbalzato sulle mille bacheche virtuali della piazza più libera del mondo, facebook. In un primo tempo alle forze dell’ordine non risultava alcuna denuncia (Polizia locale o Carabinieri), né segnalazione. Il tam tam social si è sollevato per qualche giorno e alcuni – compresi noi dell’Unione – cominciavamo a chiederci come mai non risultasse neppure una minima traccia ufficiale del grave fatto. Qualcuno scrive: «Io vivo a Sant’Anna e ho un cane: qua siamo tutti preoccupati, ma nessuno sa ci sia la persona a cui è successo».

Alla fine, solo dopo un lunghissimo battibecco a mezzo social (e di fatto, grazie a questo) la notizia trova una sua "ufficializzazione": direttamente dalla persona che ha ritrovato i “bocconi”, che si espone in pubblico attraverso un giornale on line, Ideaweb.it, confermando il fatto.

Contattato al telefono, dopo averci pesantemente aggredito per la nostra diffidenza, ci ha confermato che ha avvisato i vigili dopo aver letto i commenti sui social e che avrebbe fatto denuncia nei giorni successivi. Perché? «Perché pensavo che fare una denuncia contro ignoti non servisse a nulla. Ma ora la farò».

Cosa fare in questi casi? Come prima cosa: denunciare alle autorità
L’invito è a denunciare, sempre, episodi come questo alle forze dell’ordine Inoltre, si può fare una segnalazione ai servizi veterinari. Avvisare le categorie a difesa degli animali senza portare prove rischia di alzare il livello di allarme in modo ingiustificato. La denuncia è l’unico modo attraverso cui far sapere alle forze di polizia l’esistenza di rischi. In caso di denuncia le forze dell’ordine sono tenute a fare le verifiche del caso. La denuncia non può dare adito a ritorsioni, perché nessuno rende pubblico il nome del denunciante. In caso di mancata segnalazione alle forze dell’ordine, un allarme come questo non può essere assolutamente combattuto in modo efficace.

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