Siamo forse ad una svolta sulla questione-profughi a Carrù. Il Tar, infatti, ha sospeso l’ordinanza di inagibilità della casa di viale Vittorio Veneto emessa dal sindaco carrucese che, di fatto, aveva bloccato la possibilità di arrivo in paese di una trentina di migranti accolti dalla Cooperativa “Alpi del Mare”. La famiglia Manfredi, proprietaria dello stabile, aveva poi presentato ricorso al Tribunale amministrativo (cui era giunto anche quello da parte della Cooperativa), ed ora ha ottenuto che il provvedimento venga sospeso. «Nel corso dell’esame – si legge nel documento – non appaiono sussistenti i presupposti per qualificare la situazione come “emergenza sanitaria o di igiene pubblica”, anche perché la motivazione che sorregge il provvedimento impugnato, tratta dalla relazione del responsabile del Servizio Urbanistica, risulta generica e inidonea a giustificare l’esercizio di un potere eccezionale, non essendo sufficiente, a tal fine, neppure la riscontrata e peraltro contestata mancanza di agibilità dei locali». Una decisione che, a questo punto, potrebbe riaprire le porte all’arrivo dei profughi in paese, visto che la sentenza è già stata inoltrata, per conoscenza, alla Prefettura, mentre, nel merito, la causa verrà discussa solo il 20 settembre. Il caso, dunque, prende una nuova piega, anche se, per ora, novità in questo senso ancora non ci sono.
«Per quanto mi riguarda, con questa sospensiva il Tar ha di fatto reso agibile l’edificio – commenta l’avv. Diego Manfredi, figlio dei proprietari –, accogliendo quelle che erano le nostre rimostranze su un’ordinanza da parte del sindaco da noi ritenuta illegittima. Oltretutto dal Comune mi sono state richieste in queste settimane continue documentazioni, tra cui anche una perizia statica, che ho già consegnato poco prima di Natale. Ora vogliono altri documenti, ma non riguardano gli appartamenti da destinare, ma parte di un capannone che non c’entra con gli alloggi. Ripeto, per me l’edificio è agibile ed ora attendiamo le indicazioni della Prefettura». Considerazioni a cui si affiancano quelle della Cooperativa “Alpi del Mare”: «La sentenza del Tar è stata già consegnata al prefetto lunedì – dice il responsabile Marino Pianezze –, per cui credo che la situazione ora sia chiara. Le unità abitative in cui vorremmo ospitare i migranti sono a posto e a disposizione, ma resta da capire come si muoverà la Prefettura. Durante il periodo invernale il flusso di profughi rallenta, ma onestamente non conosco la situazione di emergenza che si trova ora ad affrontare il prefetto di Cuneo. L’unica cosa che posso dire è che noi siamo pronti fin da subito all’accoglienza».
Intanto, dal Comune, prendono atto delle decisioni del Tar. «Ovviamente ci atterremo a quanto disposto dal Tribunale – spiega il sindaco, Stefania Ieriti – e l’ordinanza di inagibilità decade di diritto. Tuttavia il nostro legale che segue la vicenda, l’avvocato Scaparone, ci ha confermato la legittimità della richiesta di ulteriore documentazione ai proprietari dell’immobile per certificare la stabilità dello stesso. Ora i documenti sono al vaglio dell’Ufficio tecnico che, poi, mi comunicherà le sue impressioni. In merito ad un eventuale arrivo di profughi a Carrù, non ho avuto ad oggi (martedì, ndr) alcuna comunicazione in merito da parte della Prefettura».