"Melina": palleggiarsi il pallone senza fare alcuna azione di gioco, al solo scopo di guadagnare tempo e portare a casa il risultato. Una cosa che nel calcio può essere ripresa dall'arbitro: ma qui, nel campo della politica dove il giocatore pare essere l'unico arbitro di sé stesso, va avanti da quasi un anno.
«Il nostro è un voto di responsabilità: bocciare il Bilancio di questa Giunta sarebbe dannoso per i monregalesi. Ma non nascondiamo che questa città oggi appare un po' spenta». Così ha detto il consigliere Beppe Aimo, capogruppo di Mondovì Oltre, lunedì 23 gennaio. Proprio così: "città spenta". Una critica che sarebbe assolutamente concepibile in un discorso di un consigliere di minoranza... ma a dirla è il capogruppo della compagine di maggioranza più numerosa fra quelle che siedono in Consiglio.
Solo che oltre a "spenta", Aimo ha pronunciato anche quell'altra parola: "responsabilità". Ed è così ha giustificato l'approvazione, sua e dei suoi colleghi, al Bilancio 2017. Così ha consentito al sindaco Viglione di incassare il "sì" al suo ultimo documento di programmazione finanziaria e di andare avanti fino alla fine.
Avessero votato contro, la conseguenza più probabile sarebbe stata la fine del mandato con quattro mesi di anticipo. Perché significa che il sindaco non può più permettersi di attuare i suoi programmi. Anche l'astensione era rischiosa: perché i numeri (erano assenti due consiglieri di maggioranza, Ignazio Aimo e Bongioanni) avrebbero portato a uno stallo, che dal punto di vista equivale a una bocciatura. E quindi hanno approvato: «Non ci possiamo permettere di lasciare la città priva del suo atto fondamentale di programmazione – ha detto Aimo -. Questo Bilancio ha delle criticità: ma siccome sarà la prossima Giunta ad attuare questo programma, esso perde la sua valenza politica e diventa meramente tecnico». Poi le elenca, queste “criticità”, ma sono parola. Il punto fondamentale è stato enunciato: il voto. Mondovì Oltre ha confermato la sua linea di non-intralcio all'Amministrazione uscente.
Il sindaco non replica in nessun modo alle critiche e incassa il "sì": di fatto, è come se navigasse un metro al di sopra di questa strana bufera.
Il Bilancio è uno dei documenti più importanti fra quelli discussi nell'anno: l'attuazione finanziaria delle linee guida del Documento programmatico, quello che indica quanti soldi ci sono a disposizione, da dove li si prende e come li si spende. C'è tutto, nel Bilancio: tasse, multe, opere pubbliche, strade, trasporti, ambiente. Ci sono le scuole, gli ascensori, gli eventi e le manifestazioni. È il programma annuale della Giunta, anche nel caso di una Giunta in scadenza. Votare contro vuol dire esprimersi contro le intenzioni del sindaco e della Giunta. Significa: sindaco, non ci piace quello che vuoi fare, non vogliamo che tu lo faccia. Per contro, votare a favore significa: va bene così, vai avanti.
Qual è il senso politico di dire «non mi piace, ma te lo lascio fare lo stesso»? La traduzione è: non valeva la pena di chiudere in anticipo, di dire “basta” e andare tutti a casa. Un gesto che, secondo Mondovì Oltre, sarebbe “irresponsabile”. Vero: ma sarebbe anche un'onesta ammissione della distanza che ormai tutti sanno che esiste, in maggioranza, fra il sindaco e il gruppo di Oltre, che alle prossime elezioni andranno separati e su fronti opposti.
Una "melina responsabile". Nonché utile: c'è ovviamente un fine condiviso, quello di arrivare fino alla fine della partita senza sbracare. Ma pur sempre una melina.
Secca la replica di Stefano Tarolli, PD: «Sono allibito dall'intervento del consigliere Aimo, e sono shockato dal sentirlo dire quel che ha detto: come fa a dire che questa è una “città spenta”? Lei siede in maggioranza: non lo pensava, fino a poco fa? Questo non è un modo serio di gestire la cosa pubblica. Per serietà e dignità, se lei ritiene che questa sia una città spenta, dovrebbe votare contro. Resto dell'opinione che aveva ragione Cesare Pavese: se qualcuno non tradisce, è perché non gli conviene». Gli risponde Gola: «Noi non commentiamo in Consiglio comunale le scelte degli altri partiti in tempi elettorali».
Ulteriori dettagli sul Consiglio comunale del 23 gennaio su L'Unione Monregalese del 25 gennaio