La discarica di Magliano verrà allargata. Il progetto è approvato da tempo, i lavori partiranno il prossimo autunno. E nella prima fase non costeranno un euro ai nostri Comuni: perché l’avvio dell’ampliampento è interamente coperto da quello che Acem ha incassato accogliendo i rifiuti della Liguria e i “rifiuti speciali”. È stato un argomento discusso a lungo, negli ultimi anni, di cui ora si vedono gli effetti.
Cresce ancora la raccolta differenziata
Il tema è stato affrontato nel corso dell’ultima riunione dell’assemblea dei sindaci, giovedì 23 febbraio a Ceva. Ordine del giorno: il bilancio di previsione, con tutto il “pacchetto” di interventi e calcoli che vanno a definire i conti economici del Consorzio. Nel 2017 è prevista una crescita della raccolta differenziata dal 57% al 59%: da qui partono una serie di ragionamenti tesi a “riequilibrare” i costi dell’impianto di Magliano. I calcoli dicono che anche la percentuale di differenziata relativa a carta e plastica, nel 2017, dovrebbe superare quella dell’indifferenziato. «L’obiettivo – spiega il presidente, Gian Pietro Gasco – era quello di mantenere invariato il carico sui Comuni cercando di non gravare troppo sui piccoli paesi che, per tante ragioni diverse, sono molto indietro con la raccolta differenzia. Acem conta 54 Comuni con meno di 500 abitanti: di questi, soltanto 7 hanno adottato una raccolta differenziata “porta a porta”».
L’assemblea ha approvato l’innalzamento della parte di tariffa relativa alla differenziata da 25 a 30 euro, e la riduzione del “fondo interno” di incentivazione da 120 mila euro all’anno a 50 mila: decisione che evita ulteriori aggravi su chi ancora non riesce a differenziare molto. Ma i Comuni più grandi hanno chiesto di non variare il metodo di ripartizione del rimborso del capitale investito per la discarica.
La discarica si allarga, lavori in autunno
Infine, c’è il tema dell’ampliamento della discarica di Magliano Alpi. Una “risagomatura orizzontale”: a fianco della vasca attuale, che nel corso degli anni si è riempita molto più di quanto era previsto anni fa, verrà scavata una nuova vasca che allungherà la vita dell’impianto. Il costo previsto dovrebbe aggirarsi su 1,5 milioni di euro. La prima fase dei lavori costerà 105 mila euro, ma questa cifra non impatta in alcun modo sui costi complessivi di ammortamento: la cifra verrà interamente coperta dai ricavi dei rifiuti provenienti dalla Liguria (che Acem accoglie dallo scorso anno) e dalle royalty per lo smaltimento di rifiuti speciali.