Facile dare la colpa allo spacciatore. Meglio ancora se è di colore diverso. Ma cosa sta succedendo a Mondovì, città che tutti vorrebbero tranquilla? Che succede, se un’operazione di polizia smaschera un giro di stupefacenti spacciati a ragazzini di 14 anni o meno? Ci riferiamo al caso di cui si è ampiamente parlato la scorsa settimana: consumatori di 14, addirittura 13 anni, che compravano dosi a 10 euro da pusher che bazzicavano attorno alla stazione ferroviaria. Uno fra gli spacciatori era un profugo alloggiato in città, uno era un… “produttore locale”. Droga a km zero, droga a basso costo: droga per ragazzini. Abbiamo approfondito il tema con chi si occupa di questi fenomeni.
Un ragazzo su tre fa uso di droghe
I dati vengono a livello nazionale e provinciale, Mondovì è in linea: il 30% dei ragazzi, tra i 14 e i 24 anni, fa uso di droghe. «Per lo più hashish – ci spiega la dottoressa Nadia Ferrero del SERT, il servizio che segue le tossicodipendenze –. Il fenomeno della droga fra i minorenni è salito negli ultimi anni: una decina di anni fa non esistevano, al SERT, casi di dipendenze fra i minorenni. Oggi invece ci sono». Cos’è cambiato? Com’è possibile che anche in una zona come la nostra esista un consumo diffuso – ed è questo che accade – tra i ragazzini? «Sono cambiate tante cose: i giovani vivono in un contesto diverso. Ma soprattutto, è cambiato il modo in cui viene considerato questo tema. Non è considerato “un fatto grave”. Invece lo è: abbiamo anche casi di dipendenza, fra i ragazzi».
Droghe più pesanti e a basso costo: “a km 0”
Ma a cambiare è anche la droga: non sono in molti a saperlo, ma la “droga leggera” di oggi… non è leggera. O almeno non quanto quella di ieri: «La quantità di principio attivo è aumentata – continua la dottoressa Ferrero – e il risultato è una droga più pesante, che fa più male». Meno frequenti, ma non assenti, anfetamine e droghe chimiche. E fra le generazioni più alte sta crescendo anche il consumo di eroina. Il prezzo scende: dosi vendute a 10 euro sono alla portata di tutti. Perché costa così poco? I carabinieri, anche a seguito della recente attività, ci confermano inoltre che stanno aumentando i “produttori in casa”: fattore che consente di avere un maggior approvvigionamento a basso costo.
Lo spaccio: i contatti via whatsapp
Una volta esisteva l’amico che ti faceva da tramite con lo spacciatore. Oggi invece le indagini dei Carabinieri parlano di contatti che avvengono via whatsapp, mentre il SERT parla addirittura di “ordini” effettuati direttamente via internet. Poi gli acquisti avvengono in luoghi noti, come quelli di cui si è parlato di recente: alla stazione o davanti alle scuole. A volte la droga viene passata a bordo dei treni. Anche fra gli spacciatori si sta abbassando l’età media: non sono mai stati arrestati spacciatori minorenni, ma in più di un caso è capitato di ragazzi appena divenuti maggiorenni.
E le famiglie?
La legge prevede che, quando viene fermato un consumatore minorenne, i genitori vengano allertati. La risposta, stando a quanto appurato sempre dalle Forze dell’ordine, non è sempre di sconcerto. Qualche volta è così: la notizia viene accolta con sgomento, stupore. Altre volte, e purtroppo non di rado, la reazione è diversa: viene considerata una ragazzata, una bravata, una leggerezza. Sperando che si tratti di un caso isolato. Torna alla mente il numero fornito dal SERT: un giovane su tre.